
Medio Oriente: gli USA attaccano l’Iran
Senza attendere le due settimane promesse per i negoziati, Donald Trump ordina di attaccare l’Iran. Distrutti tre siti di stoccaggio. Netanyahu “Una decisione coraggiosa che cambierà la storia”. Teheran: “Gli USA hanno iniziato una guerra pericolosa contro l’Iran”.
Con una manovra a sorpresa, e senza attendere le due settimane che aveva promesso per negoziare con Teheran, il presidente americano Donald Trump ha ordinato di attaccare l’Iran, unendosi così ai nove giorni dei bombardamenti da parte di Israele.

Donald Trump
A confermarlo è stato lo stesso Trump, praticamente a cose fatte, dal suo profilo su Truth, dove ha spiegato che gli USA avevano già “completato con successo” l’attacco a tre siti nucleari iraniani di Natanz, Fordow e Ishafan, con quello che lo stesso presidente americano definisce “Un lavoro di squadra” insieme al suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu, che a sua volta si è congratulato con Washington per “una decisione coraggiosa che cambierà la storia“.

Benjamin Netanyahu
L’operazione, chiamata “Martello di mezzanotte“, ha come obiettivo quello di costringere Teheran alla resa, ma c’è ora il rischio di una escalation del conflitto in Medio Oriente. A causa dell’imprevedibilità dell’attacco da parte degli USA, Teheran all’inizio ha risposto solo con un lancio di missili su Israele, mentre un consigliere di Khamenei conferma che le scorte di uranio del paese sono intatte.
Ma su un post su X, i Guardiani della rivoluzione iraniana hanno confermato che “Adesso è iniziata la guerra“. A tali minacce si sono aggiunti gli Huthi, un’organizzazione militare sciita che controlla lo Yemen ed è alleata dell’Iran. Tra le ritorsioni per l’attacco americano ci potrebbe essere anche la chiusura dello stretto di Hormuz, attraverso il quale passa il 30% del petrolio mondiale.

Ali Khamenei
Anche per il Ministero degli esteri iraniano gli USA “hanno iniziato una guerra pericolosa contro l’Iran. Il mondo non deve dimenticare che sono stati gli Stati Uniti, nel bel mezzo di un processo diplomatico, a tradire la diplomazia“.
Trump, da parte sua apre a un cambio di regime in Iran: “Non è politicamente corretto usare il termine cambio di regime. Ma se l’attuale regime iraniano non è in grado di rendere l’Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime? Miga“. Con “Miga”, Trump ha parafrasato lo slogan Maga (Make America Great Again) modificandolo per adattarlo all’Iran.
Nel frattempo Tel Aviv non è rimasta ferma. L’aviazione israeliana ha infatti effettuato nuovi raid in Iran per distruggere i siti di stoccaggio. Come dichiara l’Idf: “Circa 20 jet da combattimento dell’Aviazione israeliana hanno condotto attacchi basati su informazioni di intelligence utilizzando oltre 30 munizioni contro obiettivi militari in Iran”.
