
Milano: in 7 evadono dal carcere di Beccaria. Salvini “Le carceri vanno messe in sicurezza
Il giorno di Natale nel corso di una partita a pallone nel carcere minorile di Beccaria sette detenuti hanno approfittato della momentanea distrazione di una guardia e sono evasi. Quattro di loro sono stati presi o sono tornati di loro volontà nei giorni seguenti. Il sindaco di Milano: “Da quasi vent’anni non c’è un Direttore, da una quindicina d’anni ci sono lavori in corso“.
Intorno alle 16 del 25 dicembre dodici detenuti minorenni si trovavano nel cortile del carcere per giocare una partita a pallone, quando uno di loro ha chiesto all’agente incaricato della sorveglianza di andare a prendere un pallone. Approfittando del momentaneo allontanamento della guardia, che dal punto in cui si era recato non riusciva ad avere una buona visuale del cortile, sette di loro hanno rimosso le transenne dei lavori e hanno scavalcato per raggiungere un vecchio campo da calcio in disuso, raggiungendo il muro di cinta. Il piano era organizzato: uno dei ragazzi aveva con sé un lenzuolo poi utilizzato per calarsi dall’altra parte, che però si è rotto, permettendo solo al primo detenuto di riuscire a evadere. A quel punto gli altri si sono recati dalla parte opposta del campo, hanno rimosso una protezione di sicurezza e hanno scavalcato a loro volta, facendo subito perdere le tracce.
Il primo a tornare indietro è stato un 17enne di Cantù. Si era nascosto in casa della sorella, la quale ha chiamato subito la direzione del carcere e lo ha riportato nell’istituto. Un altro, un 18enne membro della Gang Z4, è stato rintracciato dagli agenti nei pressi della casa della suocera. Ha poi dichiarato “Ho sbagliato, non volevo evadere ma mi sono fatto trascinare”. Un altro ancora, 17enne, si era nascosto in casa di una zia ma è tornato in carcere grazie alla nonna.
Nessuno degli evasi ha mai ricevuto condanne per violenze e non stavano scontando pene definitive.

“Prima di tutto solidarietà agli agenti feriti e intossicati” ha dichiarato il Ministro e Vicepremier Salvini nel corso di una visita alla fondazione Eris Onlus di Limbiate, “Parlavo con diverse istituzioni, diversi colleghi ministri ieri e non è possibile. Non è possibile evadere così semplicemente. E quindi ringrazio le forze dell’ordine per quello che stanno facendo in queste ore che per molti sono di gioia, di pranzi, di cene. Però per chi indossa una divisa sono di fatica, di lavoro e di impegno. Ci sarò oggi per incontrare il direttore, per capire come mettere in maggiore sicurezza non solo il carcere minorile di Milano ma anche tutte le carceri italiane perché troppo spesso ci sono episodi violenti. Quindi bisogna permettere a donne e uomini della penitenziaria di lavorare tranquilli“.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha scritto sul suo profilo Facebook “Io il Beccaria lo conosco bene. L’ultima mia visita risale a poco tempo fa, per la precisione a settembre. E comunque più volte ci sono stato insieme a Don Gino Rigoldi. Sempre insieme a lui abbiamo fatto continui richiami ai Governi che si sono succeduti per mettere mano a questo problema ormai fin troppo evidente. Perché non c’è proprio più spazio per chiacchiere o affermazioni generiche di sconcerto. Il Beccaria era un carcere modello. Lo era nel passato, in un passato ormai remoto. Da quasi vent’anni non c’è un Direttore, e ce la si è cavata con dei facente funzione. Da una quindicina d’anni ci sono lavori in corso (Le transenne che i sette hanno rimosso per evadere, ndr), che non finiscono mai. Questa è la situazione. Chi si vuole scandalizzare per l’accaduto è libero di farlo. Ma la realtà va guardata in faccia“.
Valeria Verdolini, responsabile per la Lombardia dell’associazione Antigone, ha spiegato che il carcere è sovrappopolato: “L’ultima volta siamo stati al Beccaria lunedì 19 dicembre per un evento sulla musica. E i ragazzi all’interno erano 43 a fronte di una capienza di 31 posti. Sicuramente non era prevedibile quello che è accaduto, ma nelle conversazioni di lunedì veniva lamentato, non solo da parte dei ragazzi ma anche da parte degli operatori, una difficoltà nel funzionamento dell’istituto legata alla carenza di personale”.
Andrea Ostellari, senatore della Lega e sottosegretario alla Giustizia, ha commentato “L’evasione di sette minori dall’istituto Beccaria di Milano avvenuta oggi è sconcertante. Siamo in contatto con la direttrice del carcere per approfondire le modalità con cui si è verificato il fatto. Ringrazio il reparto di Polizia penitenziaria, prontamente rientrato nella sua interezza in servizio, il Nic e le altre Forze dell’ordine che da subito hanno avviato un’intensa attività di ricerca degli evasi. Visiterò di persona l’istituto. Ciò che è accaduto non si deve ripetere. Vanno individuate soluzioni efficaci e immediatamente disponibili per scongiurare episodi simili”.
Aggiornamento: mentre scriviamo, fonti del Ministero della giustizia hanno confermato il recupero del quarto ragazzo evaso, in piazza Marinai d’Italia, in seguito alla segnalazione di un cittadino. Si trovava insieme ad altri ragazzi ad ascoltare musica a volume talmente alto da rendere necessario l’intervento dei carabinieri. All’arrivo dei militari, i ragazzi hanno tentato di dileguarsi ma sono stati subito fermati. Lì, nel corso dell’identificazione, i carabinieri hanno scoperto che uno di loro era proprio il ragazzo evaso.
