Mosca: Putin sostituisce il Ministro della Difesa
Vladimir Putin ha sostituito il Ministro della difesa russo, Serghei Shoigu, con il civile Andrei Belousov. Dmitry Peskov, ha spiegato tale scelta con la necessità di “innovazione“.
Il presidente russo Vladimir Putin ha sostituito alla guida del ministero della Difesa Sergei Shoigu, in carica da 12 anni, con un civile, Andrei Belousov. In molti, nello staff del Cremlino, si sono stupiti della scelta di sostituire Shoigu, quando è ancora in corso il conflitto tra Ucraina e Russia, con una figura priva di esperienze militari.
Il 65enne Belousov, infatti, ha finora svolto la sua attività nel Cremlino nel settore economico e finanziario. Già Ministro dello sviluppo economico tra il 2012 e il 2013 dal 2013 ha ricoperto il ruolo di consigliere di Putin per gli affari economici e dal gennaio del 2020 è stato primo vice premier.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha spiegato la scelta da parte di Putin con la necessità di “innovazione” all’interno del ministero della Difesa. Un dicastero che, sottolinea Peskov, “deve essere assolutamente aperto all’introduzione di idee avanzate e alla creazione di condizioni per la competitività economica“.
Peskov ha poi specificato che Shoigu continuerà ad occuparsi di difesa: oltre a ricoprire la carica di segretario del Consiglio di Sicurezza, sarà anche responsabile del Servizio federale per la cooperazione militare-tecnica e vice presidente della commissione per il complesso militare-industriale.
Shoigu prenderà così il posto di Nikolai Patrushev, che viene sostituito senza nessuna precisazione su quale sarà il suo ruolo futuro. Il portavoce del Cremlino si è limitato a dichiarare che la carica affidata a Patrushev sarà comunicata nei prossimi giorni. Resta al suo posto il settantaquattrenne ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che guida la diplomazia russa da ormai 20 anni.
Il governo guidato dal primo ministro Mikhail Mishustin si era dimesso, come vuole la Costituzione russa, dopo il giuramento di Putin per il suo quinto mandato, il 7 maggio scorso, dopo le elezioni presidenziali di metà marzo che lo avevano visto riconfermato alla guida del Cremlino con oltre l’87% dei voti. Il governo di Mishustin ha “fatto molto in condizioni difficili“, dichiarò Putin.
Vengono invece confermati nei loro incarichi il ministro dell’Interno, Vladimir Kolokoltsev, e i capi degli apparati di sicurezza: quello del servizio d’intelligence interna (Fsb) Alexander Bortnikov, quello dei servizi per l’estero Serghei Naryshkin, il comandante della Guardia nazionale Viktor Zolotov e il direttore del Servizio di sicurezza federale, Dmitry Kochnev.