
Nato: Cavo Dragone nuovo presidente del Comitato militare
Giuseppe Cavo Dragone è il nuovo presidente del comitato militare della Nato. L'elezione è avvenuta a Bruxelles a scrutinio segreto ed è stata decisa dai paesi aderenti alla NATO su pressione dell'Italia
L’ammiraglio Cavo Dragone sarà il nuovo presidente del Comitato militare della Nato. Sostituirà l’olandese Rob Bauer. Tajani: Una vittoria frutto di un grande gioco di squadra
L’ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone prenderà il posto del suo collega olandese Rob nel ruolo di presidente del Comitato militare, diventando così responsabile delle strutture militari e delle attività dell’Alleanza. Il passaggio di consegne al Comitato militare, che grazie all’Allied command transformation gestisce le dottrine operative, addestrative e logistiche, sarà esecutivo a gennaio del 2025, quando Bauer avrà portato a termine i compiti del suo mandato. Pochi mesi prima, a novembre del 2024, Dragone terminerà invece il suo incarico alla guida militare della Difesa italiana. Lo scrutinio, segreto, si è tenuto nel quartier generale Nato a Bruxelles.
L’ammiraglio italiano ha un lungo profilo sia operativo, sia logistico. Nato nel 1957, poi pilota e paracadutista, dal 2016 ha guidato il Comando operativo di vertice interforze (ora conosciuto come Covi), il ramo della Difesa gestisce il comando operativo delle Forze armate sul campo in tutto il mondo. Capo di Stato maggiore della Marina militare dal 2019, poi capo di Stato maggiore della Difesa da ottobre 2021.
La nomina di Dragone è stata sostenuta dal Governo italiano, con il pieno supporto di Antonio Tajani, che ha commentato così la scelta su Dragone È una vittoria frutto di un grande gioco di squadra a tutti i livelli dell’Italia.
Il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri, da parte sua, aveva proposto la nomina dell’ammiraglio già dal 30 maggio, ma al successivo vertice Nato a Vilnius di luglio la candidatura sembrava bloccata, per poi essere ripresa dal 27 agosto, anche grazie all’interesse della Premier italiana Giorgia Meloni
L’Italia, tra l’altro, ha sempre avuto un ruolo importante nella Nato, sia in termini di mezzi che di truppe, e la nomina dell’ammiraglio potrebbe aumentare il ruolo del nostro paese all’interno dell’Alleanza.
