Omicidio Bergamini: condannata a 16 anni l’ex fidanzata

Omicidio Bergamini: condannata a 16 anni l’ex fidanzata

Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore Donato Denis Bergamini, è stata condannata in primo grado a 16 anni di carcere. L’omicidio, inizialmente considerato suicidio, è avvenuto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico. Il Procuratore D’Alessio: “La Procura si è basata su fatti, prove, conclusioni“.

Isabella Internò è stata condannata in primo grado a 16 anni di carcere. La sentenza è arrivata ieri sera, con l’imputazione di omicidio volontario in concorso con ignoti per la morte dell’ex fidanzato e calciatore del Cosenza, Donato Denis Bergamini, risalente a 35 anni fa.

La scorsa settimana, alla fine della requisitoria, l’accusa, aveva chiesto la condanna a 23 anni di reclusione, che i giudici hanno infine ridimensionato. Ieri in aula, oltre all’imputata e ai suoi legali, Rossana Cribari e Angelo Pugliese, erano presenti anche la sorella di Denis, Donata Bergamini, e i figli Denis, Andrea e Alice.

All’epoca, dopo il ritrovamento del corpo di Bergamini sulla statale 106 nei pressi del Castello di Roseto Capo Spulico, le prime indagini si erano chiuse con la teoria del suicidio, ipotizzando che il calciatore si fosse tolto la vita gettandosi sotto un camion in corsa. Ma in seguito il caso era stato riaperto e gli inquirenti avevano seguito la pista dell’omicidio.

Nel corso della requisitoria il procuratore aveva sostenuto come Denis fosse stato soffocato e ucciso. Ieri l’imputata, prima della riunione della Corte d’Assise in Camera di consiglio, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee per ribadire la sua innocenza.

L’udienza, tra le repliche di accusa e difesa, era iniziata con le dichiarazioni del Procuratore di Castrovillari Alessandro D’Alessio: “Bisogna confrontarsi sui fatti non sulle suggestioni e nessuna pressione è stata fatta. Respingiamo fortemente qualunque tipo di allusione su comportamenti per legge meno che corretti. La Procura si è basata su fatti, prove, conclusioni“.

Davanti al Tribunale ieri si erano riuniti anche i tifosi del Cosenza, per manifestare la loro vicinanza alla famiglia Bergamini con cori, striscioni rosso-blu e un grande numero 8 (il numero della maglia di Denis). Anche i tifosi, nel corso di 35 anni, non hanno mai creduto alla tesi del suicidio.

È stata fatta giustizia. Ora bisognerà processare anche il cugino di Isabella e sono già stati trasmessi gli atti in Procura per altri testimoni per falsa testimonianza“, ha dichiarato il legale della famiglia Bergamini, l’avvocato Fabio Anselmo, alla lettura della condanna dopo una camera di consiglio di otto ore.

 

 

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