USA: Biden sostiene l’adesione dell’Ucraina alla NATO
Il presidente americano, secondo quanto riferito dalla sua portavoce Jen Psaki, dopo due incontri con i colleghi russo e ucraino ha deciso di sostenere l’entrata di Kiev nella NATO.
Mercoledì scorso il presidente americano Joe Biden e il suo collega russo Vladimir Putin hanno dialogato per due ore in videoconferenza. Il vertice, tenuto in un’atmosfera amichevole, ruotava intorno alla stabilità strategica tra oriente e occidente, ai rapporti bilaterali, alla sicurezza (inclusa la situazione in Afghanistan) e all’estensione della NATO verso l’est Europa.
Il giorno dopo Biden ha tenuto un’altra riunione di un’ora e mezza, questa volta con il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, durante la quale ha confermato il suo supporto alla sovranità di Kiev e all’annessione dell’Ucraina alla NATO, oltre alla preoccupazione per la situazione nelle zone del Donbass, dove è in corso da quasi 8 anni un conflitto a intensità variabile (che ha comunque causato finora 13mila vittime, secondo l’Onu).
Secondo alcune teorie, riportate dall’Associated Press, Biden avrebbe anche cercato di convincere Zelens’kyj a cedere alla Russia alcune zone del Donbass, già controllate dai separatisti russi, nel tentativo di giungere al più presto a una pace. Ma, anche se confermata, si tratterebbe di una richiesta informale e amichevole, dal momento che Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, ha smentito che gli USA stiano facendo serie pressioni per convincere Kiev a cedere alcuni territori alla Russia. Al punto che, comunque andranno le cose, Biden ha già escluso a priori un qualsiasi futuro intervento militare, ma ha confermato che in tal caso scatteranno “Sanzioni mai viste” nei confronti del Cremlino.

Donbass, fonte: AdnKronos
Da parte sua Zelens’kyj ha ringraziato Biden per il “Sostegno costante, fermo e forte alla sovranità e all’integrità territoriale” dell’Ucraina e ha “Riaffermato il suo incrollabile impegno a trovare strade per raggiungere la pace“.
Per la sua posizione geografica, l’Ucraina è da sempre una zona di confine delicata tra l’occidente, rappresentato dall’Europa, dagli USA e in generale dai paesi della NATO da una parte, e il blocco, diciamo così, orientale rappresentato soprattutto dalla Russia. Per questo i colloqui tra i presidenti americano, ucraino e russo hanno provocato l’interesse di altri paesi europei.
Secondo Liz Truss, Ministra degli esteri britannica, continuare l’aggressione russa contro l’ucraina sarebbe un “Errore strategico” per il Cremlino. Liz Truss, in vista di un incontro con la sua controparte ucraina, Dmytro Kuleba, ha confermato la necessità di “Una più stretta coallaborazione strategica” e che la Russia deve “Rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Della stessa opinione è la Francia che, come Biden, ha messo in guardia il Cremlino sulle “Conseguenze strategiche pesanti” della sua aggressione all’Ucraina. “Seguiamo con la massima attenzione la situazione attorno all’Ucraina” ha dichiarato infatti Jean-Yves Le Drian, Ministro degli esteri francese, “I capi di Stato e di governo hanno espresso la loro determinazione affinché la sua sovranità venga rispettata“. Parole confermate anche dal presidente del Consiglio Ue, Charles Michel: “Se la Russia viola la sovranità Ucraina pagherà un caro prezzo, ma continuo a credere nel dialogo con Mosca. L’Ucraina è una regione strategicamente molto importante“.
Biden, che in questi giorni ha sostenuto anche altri vertici con i leader di Germania, Francia, Regno Unito e Italia, spera negli incontri futuri per migliorare la situazione tra Russia e Ucraina.
Dall’altra parte Putin, che tra l’altro ha definito “Un genocidio” la situazione nel Donbass, dice di essere preoccupato per l’eventuale adesione di Kiev alla NATO: “Osservare passivamente gli sviluppi della possibile adesione dell’Ucraina alla Nato sarebbe un comportamento criminale” ha dichiarato infatti il presidente russo commentando il suo colloquio con Biden “La Nato conduce d’altra parte una politica apertamente conflittuale nei confronti della Russia“. Per quanto riguarda il timore di un’aggressione russa in Ucraina, Putin stesso esclude di agire per primo: “Mosca agirebbe solo a scopo difensivo. Naturalmente siamo preoccupati della potenziale adesione dell’Ucraina alla Nato perché questa risulterebbe in basi militari e truppe piazzate nel territorio ucraino. La Russia ha una politica estera pacifica, ma ha il diritto di difendere la sua sicurezza“.