Albania: nuove polemiche per il trasferimento dei migranti

Albania: nuove polemiche per il trasferimento dei migranti

Polemica per i migranti partiti da Brindisi e sbarcati in Albania ammanettati. Cecilia Strada “Chiederemo conto di tutto questo“. ma Piantedosi sottolinea che si tratta di persone condannate per vari reati. 

Con l’attracco della nave Libra nel porto di Shenjin, 40 migranti partiti dall’Italia sono arrivati in Albania. Presi in custodia da carabinieri e Guardia di finanza, sono stati poi accompagnati al centro di Gjader, che dal 28 marzo scorso, grazie al decreto del Governo di Giorgia Meloni, può gestire anche i richiedenti asilo dei Cpr (centri di rimpatrio) italiani.

Giorgia Meloni

E da lì sono partite le polemiche, dal momento che le immagini dello sbarco e del trasferimento mostravano i migranti ammanettati. La denuncia è partita da Cecilia Strada, europarlamentare che davanti alle telecamere in Albania ha dichiarato “Scendono ammanettati. Chiederemo conto di tutto questo. Ci hanno spiegato che le fascette sono state impiegate per motivi di sicurezza, per l’incolumità delle persone e per evitare autolesionismo e disordini a bordo“.

Cecilia Strada

Da parte sua Bruxelles non commenta. Ma Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha sottolineato “L’uso delle fascette per migranti in occasione del trasferimento è una normalissima pratica. Fa parte delle procedure operative che adottano in loro piena autonomia glioperatori. E non è da parte mia prendere le distanze, perché rivendico e condivido“.

E qui emerge un dettaglio importante sui migranti ammanettati. Come continua Piantedosi, infatti, si tratta di persone “oggetto d provvedimento di trattenimento i quanto, come prevede la legge, alla condizione di irregolarità amministrativa si aggiunge anche una valutazione di pericolosità” e, da Napoli per la riunione dei ministri dell’Interno del Med5, conferma che tra li migranti sbarcati da Brindisi ci sono “Anche casi di condanna per violenza sessuale, un caso di tentato omicidio, reati contro il patrimonio, furti, resistenza a pubblico ufficiale“.

Matteo Piantedosi

Infatti, dalle banche dati relative ai 40 migranti, risulta la serie di condanne rilevate da Piantedosi. Da parte sua, Matteo Salvini ha commentato “Mi stupisce lo stupore di chi si stupisce. Se degli irregolari clandestinamente presenti sul territorio nazionale in via di espulsione con precedenti penali vengono accompagnati in un centro di rimpatrio in manette cove è il problema? Cosa dovevamo fare? Mettergli l’uovo di Pasqua in mano?“.

Matteo Salvini

Ricordiamo che, secondo la Normativa internazionale, nei Cpr devono essere trattenuti con priorità i migranti che rappresentano una minaccia per la sicurezza, inclusi i condannati anche con sentenza non definitiva. la regola vale per i tutti i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza o di allarme sociale.

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