
Attentato a Trump: la direttrice del Secret service sotto accusa
Critiche per negligenza a Kimberly Cheatle, la direttrice del Secret service, dopo il fallito attentato a Donald Trump. Lei si difende: “Abbiamo agito rapidamente”. Le dichiarazioni dei politici.
Il 14 luglio scorso il ventenne di nome Thomas Matthew Crooks ha sparato con un fucile semiautomatico AR-15 in direzione di Donald Trump durante un comizio, ferendo l’ex presidente all’orecchio e causando la morte di una persona nel pubblico. L’attentatore era riuscito ad appostarsi sul tetto di un edificio. Un dettaglio che, in seguito, ha sollevato vari interrogativi su come fosse riuscito a raggiungere una simile posizione, non visto.

Thomas Matthew Crooks
Juliette Kayyem, analista della Cnn, ha criticato duramente l’United States Secret Service, che si occupa dei presidenti e dei candidati americana, affermando che “ha essenzialmente fallito nel suo unico compito. Se questa agenzia vuole andare avanti, le persone devono pagare le conseguenze” e sostenendo che il presidente americano dovrebbe sospendere Kimberly Cheatle dal suo ruolo di direttrice dell’agenzia.
“Ciò che spaventa tutti noi è che se il proiettile fosse arrivato un pollice più in là, si sarebbe trattato di un assassinio. Di sicuro Trump ha bisogno di maggiore protezione: ora ci si chiede se i servizi fossero completamente preparati”, ha dichiarato Stephen Moore, consigliere della campagna elettorale di Trump.

Donald Trump
Da parte sua, Cheatle respinge le critiche e afferma che “Gli agenti del Secret Service si sono mossi velocemente, i nostri cecchini che hanno neutralizzato lo sparatore e i nostri agenti che hanno adottato misure protettive per assicurare la protezione dell’ex presidente Donald Trump” per poi commentare l’indagine indipendente ordinata dal presidente: “Il Secret Service sta lavorando con tutte le agenzie federali, statali e locali coinvolte per capire cosa sia successo, come sia successo e come si possa impedire che attacchi del genere possano di nuovo accadere”.
La donna è entrata a far parte dei Servizi segreti americani nel 1995, per poi ritirarsi nel 2019. In quel lasso di tempo ha lavorato anche nella protezione del vicepresidente durante l’amministrazione Obama, entrando poi in contatto con Joe Biden. Dopo l’elezione di Donald Trump è diventata vicedirettrice aggiunta, poi vicedirettrice per le operazioni di protezione. Dopo il suo ritiro ha lavorato come direttrice senior della sicurezza globale presso PepsiCo. Infine, venne richiamata come direttrice del Secret service in seguito all’elezione di Biden.

Joe Biden
Nel frattempo, in seguito al fallito attentato sono arrivati molti messaggi e dichiarazioni da parte di personaggi politici. Il primo è stato Joe Biden: “Sono grato di sapere che sta bene e sta bene. Prego per lui, la sua famiglia e per tutti coloro che erano presenti alla manifestazione, in attesa di ulteriori informazioni. Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come un’unica nazione per condannarlo“.
“La violenza politica è assolutamente inaccettabile in una democrazia. Condanno fermamente l’attacco all’ex presidente Donald Trump”, sono le parole del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Roberta Metsola, Presidente del parlamento europeo: “La violenza politica è inaccettabile e non deve trovare posto nelle nostre società. I miei pensieri sono con lui e le vittime”.
“Ancora una volta assistiamo ad atti di violenza inaccettabili contro i rappresentanti politici“, è il commento del capo della diplomazia europea Josep Borrell.

Josep Borrell
Sergio Mattarella: “La violenza che, da qualche tempo, ha ripreso a manifestarsi in ambito politico è uno sconcertante sintomo di deterioramento del tessuto civile e del pericoloso rifiuto del confronto, del dialogo, del rispetto della vita democratica“.
Giorgia Meloni: “A lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza. Nel dibattito politico, in tutto il mondo, ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati. È un monito per tutti, indipendentemente dallo schieramento politico, per ridare dignità e onore alla politica, contro ogni forma di odio e violenza, e per il bene delle nostre democrazie“.
Antonio Tajani: “Siamo tutti sconvolti per ciò che è accaduto. Intanto auguri di pronta guarigione al presidente Trump. Le immagini che abbiamo visto ci fanno tornare alla mente quelle dell’omicidio di Kennedy e dell’attentato fallito a Reagan”.