Caso Amara: indagato il procuratore Francesco Greco

Il procuratore capo della Repubblica di Milano, Francesco Greco, è stato appena iscritto al registro degli indagati come atto dovuto per aver ritardato l’avvio delle indagini sul caso Amara.

Francesco Greco

La storia (ne parlammo qui) ruota intorno alle dichiarazioni di Pietro Amara, ex legale esterno di ENI, sulla Loggia Ungheria, una presunta associazione segreta in grado di influenzare le decisioni di alcuni vertici dello Stato e della Magistratura.

Secondo le accuse dell’ex legale, questa Loggia, della quale non sono ancora state trovate né liste di affiliati né altri riscontri, sarebbe formata da magistrati, politici, imprenditori e avvocati.

Il reato contestato a Greco è l’omissione d’atti d’ufficio per aver omesso una tempestiva iscrizione delle notizie di reato derivanti dalle dichiarazioni di Piero Amara al pm Paolo Storari e al procuratore aggiunto Laura Pedio.

Paolo Storari

Subito dopo le rivelazioni di Amara, lo stesso Storari chiese a Francesco Greco e Laura Pedio di avviare subito un’indagine sulla loggia Ungheria, cosa che i due pm hanno fatto solo 5 mesi dopo, nel maggio del 2020.

Ora, mentre Greco dovrà difendersi dall’accusa di omissione, Paolo Storari dovrà comparire martedì prossimo alle 11.30 davanti alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, in un’udienza disciplinare a porte chiuse, dove si deciderà del suo trasferimento e cambio di funzioni.

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