Coronavirus, la situazione nelle regioni più colpite del nostro paese

Coronavirus, la situazione nelle regioni più colpite del nostro paese

Per fronteggiare questa seconda ondata di contagi da coronavirus, la Campania e la Lombardia hanno intensificato le misure di contenimento con stop a diverse attività, didattica a distanza e nuove proposte relative ad altre chiusure da mandare al Governo

Dopo la conferenza tenuta da Conte con il relativo nuovo dpcm, la regione Campania si prepara a delle altrettante nuove misure per contenere la situazione grave che si è creata relativa al numero dei contagi da coronavirus.

Oltre a quelle contenute nel decreto, sono confermate quelle emanate dal Presidente De Luca che prevedono la chiusura di esercizi pubblici e attività sportiva consentita solo dalle 6 alle 8.30.

La Lombardia invece visto che è la regione più colpita, chiede al Governo il coprifuoco imposto alle 23 e la chiusura di esercizi commerciali nei giorni di Sabato e Domenica tranne per quelli che forniscono generi alimentari e di prima necessità.

Coronavirus, le regole in vigore nelle regioni a più rischio contagio

In Campania, il bollettino riguardo i contagi registra 9.338 casi e 73 morti.

Per fronteggiare la situazione inerente la seconda ondata di contagi, oltre alle regole contenute nel nuovo dpcm, ci sono anche quelle decise dal Presidente De Luca. 

Una piccola stretta che riguarda la scuola, con lo stop alle lezioni in presenza fino al 30 Ottobre per cui domani sarà ordinata un’apposita ordinanza. Anche per gli studenti universitari le attività saranno sospese fino al 13 Novembre tranne per le matricole.

Per tutti gli sportivi, l’attività sportiva come il jogging, subirà delle limitazioni d’orario, dalle 6 alle 8.30 in appositi luoghi, nei parchi pubblici, sul lungomare, nei centri storici e nei luoghi non isolati. In altri luoghi, non è prevista a nessuna fascia oraria a patto che si rispetti il distanziamento.

Situazione diversa in Lombardia, che ancora oggi risulta la regione più colpita d’Italia, i nuovi casi sono 1687. Per questo, i sindaci delle diverse città e il Presidente della Regione si sono incontrati per discutere sull’importanza di chiudere dei centri commerciali e negozi tranne per quelli che riguardano l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, nei giorni di Sabato e Domenica. Oltre a questo, i sindaci all’unanimità hanno deciso di proporre al Governo,  lo stop a tutte le attività e agli spostamenti se non per motivi di lavoro e di salute e di stretta necessità, a partire da Giovedì 22 Ottobre.

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