
Dazi: Meloni prepara il viaggio a Washington per parlare con Trump
Da Palazzo Chigi si lavora per un incontro tra Meloni e Trump a metà aprile. La Premier italiana invita a evitare azioni impulsive e panico. Ciriani: “Non basta parlare di dazi e Trump, c’è la necessita di svegliare l’Europa dal suo sonno“
Giorgia Meloni potrebbe recarsi alla Casa Bianca intorno alla metà di aprile per discutere dei dazi insieme al presidente americano Donald Trump. La data non è ancora confermata, ma la diplomazia del Governo è al lavoro affinché il bilaterale Trump-Meloni avvenga prima possibile.

Donald Trump
Tra l’altro, i giorni di metà aprile non sarebbero stati scelti a caso, dal momento che dal 18 al 20 di questo mese il vice presidente americano, James David Vance, è atteso in Italia per una visita istituzionale proprio per chiarire meglio le intenzioni di Washington, verso l’Europa in generale e Roma in particolare.
I buoni rapporti tra la Premier italiana e il presidente americano ci sono, e su questo la leader di Fratelli d’Italia potrebbe basarsi per parlare dei dazi. Per Meloni quella di aprile, se confermata, sarà prima vera visita ufficiale a Trump dal momento del suo secondo insediamento alla Casa bianca.

J.D.Vance
Già prima si era recata a recata nella residenza personale di Trump a Mar-a-lago per parlare del caso di Cecilia Sala, all’epoca detenuta in Iran. Poi per la cerimonia di insediamento a Capitol Hill il 20 gennaio scorso.
Da quando sono entrati in vigore i dazi di Washington, Meloni continua a sottolineare l’importanza di “di lavorare in accordo con gli USA per scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l’Occidente a favore di altri attori globali”.
Per la Premier italiana, quindi, anche se la scelta di Trump è sbagliata, bisogna puntare alla cautela e a evitare il panico, pestando azioni impulsive che potrebbero ulteriormente complicare il quadro economico globale.

Luca Ciriani
Luca Ciriani, ministro per Meloni ai rapporti con il Parlamento, ha le idee chiare e lancia la frecciata sull’inerzia dell’Europa: “Perché non dovremmo afre politica nell’interesse del nostro paese? Il Governo ha le idee chiare. Tra oggi e martedì ci saranno degli incontri a Palazzo Chigi, prima con i ministri coinvolti e poi le categorie produttive. Ogni decisione sarà presa dopo. Parlare dei limiti dell’Ue è però legittimo, è vero che la politica di Trump è aggressiva, ma l’Ue in questi anni è apparsa come Alice nel paese delle meraviglie, mentre il mondo cambiava. Cina e USA si sfidano sulla IA, spazio, tecnologie avanzate e noi ci siamo auto inflitti vincoli, arrivando a danneggiare finanche la nostra industria automobilistica. Non basta parlare di dazi e Trump, c’è la necessita di svegliare l’Europa dal suo sonno“.