Europee 2024: l’antimafia compila la lista degli impresentabili

Europee 2024: l’antimafia compila la lista degli impresentabili

La presidente della Commissione parlamentare antimafia ha reso noti i nomi di sette impresentabili alle prossime europee e le motivazioni della scelta, che non rappresenta un’esclusione dalle liste elettorali. Colosimo: “Questo permette una corretta informazione a chi andrà a votare”.

Ci sono sette nomi nella lista per le prossime elezioni europee, previste per l’8 e 9 giugno, che per il codice di autoregolamentazione approvato dalla commissione antimafia sono impresentabili a causa di fattori legati a procedimenti giudiziari.

A rendere pubblici i nomi è stata Chiara Colosimo, presidente della commissione, in seguiti ai controlli effettuati dalla Direzione nazionale antimafia su una ventina di nomi a rischio, dai quali sono stati selezionati i sette impresentabili.

Chiara Colosimo

È stata sempre Chiara Colosimo a rendere note le motivazioni legali, oltre ai nomi:

-Angelo Antonio D’Agostino, di Forza Italia Noi Moderati Ppe. Nel 2016 rinviato a giudizio dal Gup di Roma per corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.

-Marco Falcone, Forza Italia Noi Moderati Ppe. Nel luglio 2023 rinviato a giudizio per induzione indebita a dare e promettere utilità. Dicembre 2020, rinviato a giudizio per tentata concussione.

-Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani (Salerno), Fratelli d’Italia. Nell’ottobre 2019 il Tribunale di Nocera Inferiore ne aveva dichiarato la decadenza, dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Pagani nel luglio 2011.

Filomena Greco

-Giuseppe Milazzo, europarlamentare uscente, Fratelli d’Italia. Nel dicembre 2020, rinviato a giudizio per tentata concussione davanti al Tribunale di Palermo. Tra i suoi collaboratori c’è anche Carmelo Frisenna, ex assessore comunale ai servizi sociali di Paternò (Catania) condannato nel 2010 a 5 anni di carcere per mafia, dopo l’arresto nel 2008 nell’inchiesta “Padrini”.

-Filomena Greco, lista Stati Uniti di Europa. A gennaio scorso rinviata a giudizio per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

-Luigi Grillo, Forza Italia Noi Moderati Ppe’ circoscrizione nord-ovest. Sentenza di pena patteggiata del novembre 2014, irrevocabile, con condanna a 2 anni e mesi 8 di reclusione, e pena accessoria di non contrattare con la Pubblica amministrazione per 5 anni, per i reati di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.

 

-Antonio Mazzeo, Partito Democratico. Nel settembre 2022 rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta.

Giuseppe Milazzo

Non ho nessun conto in sospeso con la giustizia e nessun processo in corso. Non si comprende dunque” ha dichiarato Luigi Grillo “perché dovrei essere accusato di aver violato il codice di autoregolamentazione?“.

Antonio Mazzeo: “Non capisco come si possa bollare come impresentabile a 10 giorni dal voto una persona che mai ha avuto una condanna, mai ha avuto a che fare con certi ambienti e che è sempre stato e sempre sarà dalla parte della legalità e della correttezza“.

I sette non verranno esclusi dalle liste elettorali. La procedura della commissione è solo un avvertimento etico: saranno poi gli elettori, a conoscenza dei nomi, a decidere chi votare.

Come dichiara la stessa Colosimo: “Grazie al lavoro della Dna e del Procuratore nazionale antimafia, che ci hanno trasmesso gli elenchi in tempo congruo per verificarli a nostra volta grazie al lavoro dei magistrati consulenti in commissione. Questo permette una corretta informazione a chi andrà a votare”.

 

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