Lutto nel mondo del calcio: morto Gianluca Vialli

Lutto nel mondo del calcio: morto Gianluca Vialli

L’ex calciatore, tra i nomi più famosi della storia dello sport, è deceduto oggi a 58 anni a Londra per l’aggravarsi di un tumore al pancreas, a pochi giorni di distanza dai decessi di Pelé e Mihajlovic. Poche settimane fa aveva lasciato il suo incarico di capo delegazione della Nazionale italiana per farsi curare, dichiarando “Mi concentrerò sul mio corpo per tornare più forte“.

A comunicarlo è stata la sua stessa famiglia: “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori“.

Atleta dal curriculum eccellente, giocò i suoi ruoli più importanti nelle squadre di Chelsea, Juventus e Sampdoria, vincendo con quest’ultima anche lo Scudetto nella stagione 1990/91. L’anno seguente, forte di 141 gol in 328 partite, venne acquisito dalla Juventus per 40 miliardi di lire. Nel 1995 altri tre trofei (Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia), seguiti dalla vittoria in Champions League nel 1996. All’età di 34 anni divenne poi allenatore del Chelsea, in sostituzione del dimissionario Ruud Gullit.

Gianluca Vialli e Ruud Gullit

Abbandonò ogni ruolo nel 2017, già malato di cancro al pancreas. Ma due anni dopo accettò l’offerta dell’amico Roberto Mancini e rimase con lui sulla panchina della Nazionale italiana, con il doppio ruolo di consigliere e dirigente. Divenne storica la foto dell’abbraccio tra Vialli e Mancini in lacrime dopo la vittoria a Wembley del 2021.

Immediate e numerose le dichiarazioni, sia dalla politica che dallo sport.

La Premier Giorgia Meloni ha appena definito Vialli “Un Re leone, in campo e nella vita”. Mentre Gianni Infantino, presidente FIFA, lo ricorda così: “Il calcio perde uno dei suoi sorrisi più belli e positivamente contagiosi, quello di Gianluca Vialli. Il sorriso di chi ha giocato e allenato. Il sorriso di chi ha vinto, trascinando nella propria felicità i piccoli che stavano diventando grandi, come ai tempi della Sampdoria. Il sorriso mantenuto nonostante la malattia, durante la sua ultima esperienza con la Nazionale italiana. Vialli è stato un grande calciatore e un uomo intelligente. Un giorno mi ha visto palleggiare e mi ha detto ‘Gianni, diciamolo, non sai palleggiare. Ti insegno io’. E, di nuovo, ha sorriso. È giusto ricordarlo così, attraverso la sua espressione felice. È stato un grande, perché si divertiva e faceva divertire tutti noi. La sua passione è stata la definizione più bella del calcio. Un abbraccio enorme alla famiglia e agli amici“.

Bruno Conti, tra l’altro Campione del Mondo di Spagna 1982: “Ciao Gianluca, grande esempio in campo che nella vita. Condoglianze alla famiglia, buon viaggio amico mio“.

La famiglia Vialli in questi giorni riporterà in Italia il corpo dell’ex calciatore, mentre i funerali dovrebbero svolgersi a Cremona, sua città natale, oppure a Genova.

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