
Incontro al Senato sulla lotta al tabagismo. Una proposta di legge per aumantare l’accisa sul tabacco
Ieri, 24 Settembre, presso la sala “Nassiriya” di Palazzo Madama, si è svolto un convegno sull’aumento della tassazione sul tabacco per intensificare la lotta al tabagismo in Italia. All’incontro organizzato dalla fondazione “Umberto Veronesi” hanno partecipato in qualità di relatori e tecnici, la prof.ssa Giulia Veronesi, direttore dell’unita di chirurgia toracica dell’ospedale San RAFFAELE DI Milano, la prof.ssa Amelia Compagni, docente di istituzioni politiche all’università Bocconi di Milano e direttore del Cergos, ente che studia i fenomeni sociali, in modo particolare gli effetti di disturbi e malattie sulla popolazione. Oltre ai suddetti relatori sono intervenuti anche alcuni esponenti dei gruppi parlamentari, quali Mariolina Castellone, organizzatrice dell’evento e vicepresidente del Senato, Marco Furfaro del PD, Patrizia Marrocco. Assenti per altri impegni il viceministro della Salute, on. Marcello Gemmato, e Francesco Zaffini presidente della commissione sanità e affari sociali del Senato. La prima parte della conferenza ha visto l’intervento della prof.ssa Veronesi, la quale ha evidenziato l’aumento dei tumori al polmone negli ultimi anni, in modo particolare dal periodo del Covid-19 ad oggi e la grande ed evidente correlazione fra fumo e insorgenza dei carcinomi , fra i quali quello ai polmoni è il più preoccupante e letale. Il successivo intervento della prof.ssa Compagni ha posto l’attenzione sulla necessità di aumentare le accise sul tabacco per contrastare in modo ancor più efficace la lotta al tabagismo, piaga ormai dilagante al giorno d’oggi. I dati forniti hanno dimostrato che nei paesi in cui si applica una maggiorazione dell’accisa sul fumo, vi è per diretta conseguenza una diminuzione del consumo di tabacco, e quindi questo aspetto molto importante dev’essere la molla per spingere ad adottare misure in questa direzione da parte del governo italiano, per dissuadere sin da giovani a iniziare a consumare tabacco, il cui effetto nocivo è noto da ormai molti decenni. I vari parlamentari intervenuti hanno, a parole s’intende, tutti avvalorato questa tesi, ma a ben vedere se non vi è una cultura della lotta la fumo, è difficile portare avanti questa battaglia. Una battaglia che deve riguardare tutti, in quanto la salute è un bene collettivo e le lobbies del tabacco non possono andare avanti con questo andazzo al solo fine di realizzare guadagni sempre più alti e fatturati da capogiro.