Israele-Hamas: distrutto ospedale a Gaza. Ue e USA chiedono indagini
Un missile ha colpito ieri una struttura ospedaliera a Gaza, provocando almeno 500 vittime. Hamas accusa Tel Aviv, mentre l’esercito israeliano sostiene sia stato un lancio sbagliato da parte dell’organizzazione islamica. Stati uniti ed Europa chiedono di fare chiarezza. Allarme bomba questa mattina in una scuola ebraica a Roma.
Rimane ancora incerta l’origine dell’attacco che ieri sera ha distrutto l’ospedale Al-Ahli a Gaza City, provocando circa 500 vittime, molte delle quali ancora sotto le macerie dell’edificio. Lo scambio di accuse è reciproco, con Hamas che accusa Israele di aver lanciato il missile, mentre Tel Aviv controbatte dichiarando che l’attacco è partito, per un errore di calcolo basato su un razzo difettoso, dalla stessa organizzazione paramilitare islamica.
Per provare la propria estraneità Tel Aviv ha poi diffuso questa mattina alcune immagini satellitari che dimostrerebbero l’assenza di jet israeliani nella zona dell’ospedale al momento dell’attacco. L’attentato, secondo il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, sarebbe stato causato “Da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica da un cimitero non lontano”.
Gli Stati arabi e i loro alleati considerano certa la responsabilità di Israele, la Giordania ha poi annullato il vertice, previsto per oggi, tra il presidente americano Joe Biden e i leader di Egitto, Giordania e Autorità palestinese.
Mentre altri paesi condannano l’attacco in sé, ma senza lanciare accuse precise: “Una insensata tragedia ha sconvolto tutti noi. Un ospedale di Gaza, che ospitava centinaia di feriti, è stato trasformato in un inferno di fuoco. Le scene dell’ospedale Al-Ahli sono orribili e angoscianti. Non ci sono scuse per colpire un ospedale pieno di civili. Tutti i fatti devono essere accertati, e i responsabili devono essere consegnati alla giustizia”, dichiara la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Mentre ieri, subito dopo l’attentato, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha dichiarato: “Non esiste alcun motivo plausibile per colpire una struttura con civili e personale medico innocenti. Prendere di mira le infrastrutture civili non è in linea con il diritto internazionale”.
Nessuna accusa precisa neanche da USA e Unione europea, ma chiedono indagini, con il presidente Joe Biden (Giunto questa mattina a Tel Aviv per dialogare con Netanyahu) che si dichiara “Indignato e profondamente rattristato dall’esplosione e dalle terribili perdite che ne sono derivate”, e ha precisato di aver chiesto ai suoi consiglieri di “Continuare a raccogliere informazioni su cosa sia successo esattamente”. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto una “Indagine approfondita” sottolineando poi dal suo profilo Twitter “Sono stati feriti e uccisi degli innocenti. È importante che questo incidente venga indagato con molta attenzione”.
Severo il commento del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che da parte sua accusa direttamente Tel Aviv: “Colpire un ospedale con donne, bambini e civili innocenti è l’ultimo esempio di attacchi israeliani privi dei valori umani più basilari”. Più diplomatica è stata Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, che pur considerando l’attentato un “Crimine scioccante e disumano”, ha chiesto a Tel Aviv di dimostrare la sua estraneità, pur non lanciando accuse precise.
In questo momento, a Roma una telefonata alle Forze dell’ordine ha segnalato un allarme bomba alla scuola ebraica nella zona del Portico di Ottavia. I carabinieri hanno subito attivato i codici di sicurezza e fatto uscire tutti i bambini dall’edificio, in parallelo con le indagini degli artificieri. Ciò si ricollega ai timori espressi pochi giorni fa dalla Premier Giorgia Meloni, che in seguito al conflitto tra Israele e Hamas aveva espresso la preoccupazione di un effetto emulazione in Italia contro le comunità ebraiche.