
Israele-Hamas: Gaza assediata. Chi è la mente dietro l’attacco
Rais di Israele su Gaza con quasi 800 morti. Tel Avivi richiama gli studenti di medicina, mentre i supermercati locali limitano gli acquisti. Tajani teme una guerra generalizzata, mentre Giorgia Meloni teme un rischio di emulazione in Italia.
Come annunciato ieri, Israele ha inviato dei raid nella striscia di Gaza, attaccando il valico di Rafah al confine con l’Egitto, lasciando “Un buco che ostacola il transito verso e dalla parte egiziana”, come rifersice l’autorità di frontiera. Questo attacco, il secondo in 24 ore, è stato effettuato subito dopo che il valico di Rafah era stato riparato in seguito al primo raid di ieri sera, come dichiarato da Iyad al-Bazum, portavoce del ministero degli Interni di Gaza.
Come riporta il ministero di Hamas (Che, ricordiamo, oltre che gruppo paramilitare è anche un’organizzazione politica) i morti nel raid sono 788, e i feriti 4.100. Nel frattempo Tel Aviv, per fare fronte all’emergenza sanitaria, ha deciso di richiamare gli studenti di medicina e i praticanti infermieri, cooptandoli nelle riserve dell’esercito per un periodo di servizio retribuito.

Gaza, foto di repertorio
Nel frattempo la Sinistra italiana prepara una risoluzione, dopo quella già presa dalla maggioranza, come dichiara Francesco Boccia, capogruppo del Senato al Pd: “Abbiamo lavorato da ieri per costruire una posizione unitaria del Parlamento. In stretto contatto con il governo e con la maggioranza. Aspettavamo dalla maggioranza una proposta su cui abbiamo ragionato, che partiva dal documento del Consiglio Ue di sabato. Ma ora alla Camera ci saranno le comunicazioni del governo e la maggioranza ci ha comunicato di aver preparato un proprio testo di risoluzione“, di cui “non conosciamo il testo. A questo punto abbiamo deciso di predisporre una nostra risoluzione che mettiamo a disposizione delle altre forze di opposizione e del governo“.
Da parte sua, il Governo israeliano dato mandato al premier Benyamin Netanyahu di “Costituire un governo di emergenza nazionale” insieme ai rappresentanti dell’opposizione. Persino Itamar Ben Gvir (di Potere ebraico), il ministro della Sicurezza nazionale che inizialmente si dichiarava contrario, ha infine accettato la linea.

Benjamin Netanyahu
Iniziano anche le corse ai rifornimenti alimentari e di prima necessità, ma la principale catena di supermercati israeliana, Shufersal, ha deciso di mettere un limite all’acquisto. Ci sono infatti “Difficoltà di approvvigionamento e parziale mancanza di prodotti nei negozi” dichiara l’amministratore delegato dell’azienda, Uri Watermann “Allo stesso tempo lavoriamo continuamente per far arrivare ulteriore merce nei negozi”.
La Germania apre un’inchiesta sul presunto rapimento e uccisione di cittadini tedeschi a Gaza e Israele da parte di Hamas, come dichiara una portavoce dell’Ufficio della procura federale della città tedesca di Karlsruhe. Berlino ha avviato quindi un provvedimento disciplinare nei confronti di “Esponenti sconosciuti di Hamas per presunta adesione a organizzazione terrorista“, sottolineando anche come fra le vittime dell’attacco di sabato scorso da parte di Hamas ci sono anche cittadini tedeschi con doppio passaporto israeliano tedesco.

Antonio Tajani
Antonio Tajani, da parte sua, teme che l’attacco provochi una guerra generalizzata: “Per dimensione e livello di violenza quest’attacco senza precedenti rischia di trascinare una regione già afflitta da continui focolai di instabilità in una guerra generalizzata che metterebbe a repentaglio ogni possibilità di dialogo” dichiara infatti il ministro degli Esteri, precisando che per gli aiuti ai palestinesi “Verificheremo che siano effettivamente utilizzati per scopi umanitari e non per altri scopi“.
Mentre la Premier italiana teme un effetto emulazione in Italia: “Bisogna intensificare la protezione dei cittadini di religione ebraica anche sul nostro territorio perché il rischio di emulazione degli atti criminali da parte di Hamas potrebbe arrivare anche da noi. Quindi sono qui a dire che difenderemo questi cittadini, da ogni forma di antisemitismo” ha confermato Giorgia Meloni dopo una sua visita alla sinagoga di Roma.
Intanto sembra sia stata identificata la mente dietro all’attacco di Hamas a Israele: Mohammed Deif.

Mohammed Deif
Secondo i servizi segreti israeliano Deif, il cui vero nome è Mohammed Diab Ibrahim el Masri, è a capo dell’organizzazione terroristica islamica. Nato nel campo profughi di Khan Younes negli anni ’60, quando Gaza era sotto controllo egiziano, ha avuto il padre e lo zio tra i miliziani infiltrati poi in Israele. Studiò all’università islamica di Gaza, dove si avvicinò ai Fratelli Musulmani iniziando a partecipare a manifestazioni contro lo stato ebraico, provocando problemi con le forze di sicurezza che gli causarono vari arresti.
Lo stesso Daif annucniò poi ai suoi miliziani l’attacco di sabato scorso, dichiarando “Sarà l’11 settembre di Israele”.