Libano: Netanhyahu a Guterres “Via Unifil dal Libano”

Libano: Netanhyahu a Guterres “Via Unifil dal Libano”

Netanhyahu si rivolge a Guterreze per far ritirare le truppe Unifil dal Libano. Meloni “Inaccettabili attacchi a Unifil”. Il Primo ministro libanese, Mikati: “Netanhyahu mostra anche la sua ostilità nei confronti delle forze dell’ONU che operano nel sud del paese”. Il capo di Stato maggiore della difesa sottolinea che la decisione spetta solo all’Onu.

In una dichiarazione rivolta al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il Premier israeliano Benjamin Netanhyahu ha detto: “È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah. L’idf (le forze di difesa israeliane, ndr) lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah. Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l’infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti”.

Antonio Guterres

La dichiarazione ha provocato la reazione di Giorgia Meloni che, oltre a definire “Inaccettabili attacchi a Unifil” secondo una nota di Palazzo Chigi “ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la Missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale” e “ha sottolineato l’assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita”.

La Premier italiana, continua la nota, “ha rinnovato l’impegno dell’Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati”.

Najib Mikati

Anche il primo ministro libanese Najib Mikati ha criticato le parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all’ONU di ritirare le forze di pace Unifil dal Libano meridionale: “Netanyahu non solo attacca il Libano, provocando morte e distruzione indescrivibili, ma mostra anche la sua ostilità nei confronti delle forze dell’ONU che operano nel sud del paese”.

Luciano Portolano

Inoltre, il capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, nel corso di un’intervista alla Rai ha dichiarato: “La prima reazione è stata di sorpresa alle dichiarazioni israeliane in merito al ritiro del contingente italiano in particolare e di Unifil in generale dalle postazioni assegnate. La missione è stata accettata da entrambi i Paesi e la presenza dei caschi blu è stata voluta da entrambi i Paesi. La richiesta di ritiro dalle postazioni di osservazione lungo la Linea Blu mi lascia perplesso e potrà essere implementata solo se dovesse esserci una disposizione dell’Onu. Si rimane quindi in Libano fino a disposizioni contrarie da parte dell’Onu. Nessuna decisione unilaterale può essere presa. Gli italiani rimarranno sia a Shama dove hanno la responsabilità della regione Ovest sia lungo la Linea Blu, dove svolgono, o meglio dire svolgevano, attività di monitoraggio ed osservazione”.

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