
Medioriente: attacco iraniano a Israele
Attacco iraniano a Israele. Distrutta dalla difesa aerea la maggior parte dei missili e dei droni. Tajani “Siamo pronti a gestire qualsiasi tipo di scenario”. Giorgia Meloni convoca una riunione del G7.
Nel corso della notte tra sabato e domenica scorsi l’Iran ha lanciato una serie di attacchi verso Israele con missili e droni. Quasi tutti i 300 attacchi sono stati bloccati dalla difesa aerea, (In parte anche grazie alle forze del Comando centrale degli Stati Uniti, aiutate dai cacciatorpediniere del Comando europeo degli Usa).

Daniel Hagari
Come conferma Daniel Hagari, portavoce dell’esercito di Tel Aviv: “l’Iran ha lanciato 170 droni contro Israele, e nessuno è entrato nello spazio aereo israeliano. Sono stati tutti abbattuti fuori dai confini del Paese da Israele e dai suoi alleati“.
L’azione di Teheran è la risposta dell’attacco israeliano nella zona dell’ambasciata iraniana di Damasco. Per la rappresentanza iraniana all’ONU “la questione può considerarsi chiusa così”.
“Questa azione rientra nell’esercizio del diritto intrinseco dell’Iran all’autodifesa, come delineato nell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e in risposta alle ricorrenti aggressioni militari israeliane, in particolare all’attacco armato del 1° aprile 2024 contro le sedi diplomatiche iraniane, a dispetto dell’articolo 2, paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite. Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura“, ha confermato l’ambasciatore Saeed Iravani, che ha inviato una lettera al segretario generale Antonio Guterres e alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu, affermando che l’attacco contro Tel Aviv “rientra nell’esercizio del diritto di Teheran all’autodifesa“.

Antonio Tajani
Mentre Antonio Tajani conferma che “Siamo pronti a gestire qualsiasi tipo di scenario”, Giorgia Meloni condanna l’attacco dell’Iran contro Israele, oltre a convocare d’urgenza il G7. Per le Premier italiana serve una “Risposta unitaria. Perchè è un momento complicatissimo e mai come oggi siamo preoccupati per la destabilizzazione dell’area”.
Nel frattempo Guido Crosetto, che ha riferito con Tajani sulla situazione mediorientale davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, ammette i rischi e condivide i timori con Giorgia Meloni: “È uno dei periodi più pericolosi degli ultimi decenni”.

Elly Schlein
Una situazione talmente delicata che ha visto uniti tutti i fronti della politica italiana, sia da destra che da sinistra, con Elly Schlein che ha contattato Meloni, promettendo piena collaborazione “nell’interesse dell’Italia”.
Crosetto, da parte sua, è pessimista per il futuro: “Ritengo improbabile che Israele si fermi, viste le proporzioni dell’attacco iraniano, come non si è fermato di fronte alle nostre richieste di una tregua a Gaza, per salvaguardare le vite dei civili. Quindi mi aspetto un’ulteriore risposta”.
Tajain, oltre a dichiarare che l’attacco iraniano “è un’azione militare che noi condanniamo fortemente”, ha confermato che “Il presidente del Consiglio Meloni ha convocato una riunione del G7. Lunedì io riunisco tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi e musulmani per affrontare la situazione. Martedì incontrerò il ministro degli Esteri canadese, mercoledì il segretario di Stato americano Blinken e poi ci sarà il G7 dei ministri degli Esteri. Credo che l’obiettivo di tutti quanti noi sia quello di lavorare a favore di una de-escalation nell’area del Medioriente“.

Guido Crosetto
Per quanto riguarda l’Italia, l’attacco ha reso più incerta la situazione nel Golfo Persico e il mar Rosso, dal momento che il nostro Paese è presente in quelle zone con la Marina Militare. “L’Italia non è coinvolta in operazioni di attacco con la Marina ma certamente seguiamo la situazione con grande attenzione” ha spiegato Tajani “Il nostro paese ha il comando operativo e tattico dell’operazione Aspides lanciata dall’Unione Europea per difendere le navi commerciali dagli attacchi dei ribelli yemeniti Houti”.
“I 1.100 militari italiani al confine tra Israele e Libano sono tutti in sicurezza; senza pericoli particolari è pure la situazione per i nostri concittadini, è stata sospesa l’attività scolastica nella scuola italiana a Teheran, che sarà per via telematica. L’unità di crisi della Farnesina è operativa 24 ore su 24: al momento la situazione è sotto controllo” ha continuato il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri.
