
Medioriente: Israele si prepara a reazioni Iran
Dopo l’attacco israeliano nella zona dall’ambasciata iraniana a Damasco, Israele si prepara a una reazione. Netanyahu: “Sapremo difenderci da chi vuol farci del male“. Biden: “La politica Usa su Gaza dipenderà dalle azioni sui civili“.
“Non è detto che il peggio sia dietro di noi, giorni complessi ci aspettano” sono le parole del comandante dell’intelligence militare israeliana, Aharon Haliva.
Timori condivisi anche da Daniel Hagari, portavoce militare di Tel Aviv: “Siamo pronti per tutti gli scenari e questo sta accadendo da quasi sei mesi. Le forze dell’IDF (Israel Defense Forces, ndr) sono ben schierate in formazioni difensive e offensive e preparate per una varietà di scenari“.

Daniel Hagari
Dopo aver confermato che non ci sono comunque cambiamenti per i cittadini israeliani, Hagari ha comunque raccomandato “vigilanza“, sottolineando che “ogni dichiarazione del nemico viene presa in considerazione. Il Paese ha protezione su più livelli e con aerei in cielo 24 ore su 24 per molto tempo“.
I riferimenti di Hagari e Haliva sono alle possibili reazioni da parte di Teheran, dopo i bombardamenti nella zona di Damasco dove si trova l’ambasciata iraniana.
Nel frattempo Washington comunica che Joe Biden, nel corso di una telefonata al premier israeliano Benjamin Netanyahu “ha sottolineato che un cessate il fuoco immediato è essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e proteggere i civili innocenti, e ha esortato il primo ministro a dare potere ai suoi negoziatori per concludere senza indugio un accordo per riportare a casa gli ostaggi“.

Joe Biden
Da parte sua Netanyahu, in apertura del Gabinetto di sicurezza e politico a Gerusalemme, ha dichiarato: “Sapremo difenderci e agiremo secondo il semplice principio che faremo del male a chiunque ci farà del male o vorrà farci del male. Per anni l’Iran ha lavorato contro di noi sia direttamente sia attraverso i suoi emissari, e quindi Israele ha lavorato contro l’Iran e i suoi emissari, sia in modo difensivo che offensivo“.
Secondo fonti di intelligence, nel corso della telefonata tra Biden e Netanyahu si sarebbe anche raggiunto un accordo tramite il quale, se l’Iran dovesse reagire, gli USA contribuiranno a difendere Israele con navi e sistemi di difesa aerea, oltre che con le basi nella regione del Golfo.