Navalny: per l’intelligence russa è stata una morte naturale

Navalny: per l’intelligence russa è stata una morte naturale

Secondo il capo dei Servizi segreti del Cremlino il decesso di Navalny sarebbe avvenuto per cause naturali. La vedova Yulia Navalnaya invita a boicottare le elezioni in Russia: “Usate il voto contro Putin”.

A tre settimane di distanza dalla morte di Aleksei Navalny in un carcere in Siberia, non è emerso ancora nulla di preciso sulle cause, ma il capo dei servizi segreti esteri russi, Serghei Naryshkin, esclude qualsiasi ipotesi di complotto: “Non penso che ci sia stato un complotto di qualche tipo. Ahimè, le persone hanno questa caratteristica: prima o poi la vita finisce e loro muoiono. Sì, Navalny è morto di morte naturale“.

Serghei Naryshkin

Il servizio penitenziario già il 16 febbraio, giorno del decesso di Navalny, aveva annunciato sul suo sito web ufficiale che l’uomo si era sentito male dopo una passeggiata (a -27 gradi), perdendo conoscenza quasi immediatamente, e che gli sforzi per rianimarlo non avevano avuto successo. Navalny è stato poi sepolto nel cimitero Borisov, a Mosca, il 1 marzo.

Nel frattempo la vedova, Yulia Navalnaya, ha invitato i suoi connazionali a boicottare le elezioni: “Usate il voto contro Putin. Tutti al seggio alle 12 del 17 marzo. Putin non sarà il presidente legittimo né per noi né per il mondo intero. Poi fate come volete, scegliete qualunque contendente che non sia Putin, annullate la scheda, scrivete a grandi lettere il nome Navalny oppure non votate o se avete già consegnato la scheda, state davanti alla porta per qualche minuto e poi andate a casa, in tutta sicurezza”.

Navalny e la moglie a una manifestazione

L’idea della donna è quella di un “Polden protiv Putina” (mezzogiorno contro Putin, in russo), e potrebbe essere accolta da molte persone. In questi giorni, infatti, si sono moltiplicate le critiche per la morte di Navalny, e molti russi si sono recati al cimitero Borisovskoye per rendere omaggio alla tomba del dissidente

 

 

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