Omicidio Ascoli Piceno, condannato a 11 anni l’assassino di Franco Lettieri

Omicidio Ascoli Piceno, condannato a 11 anni l’assassino di Franco Lettieri

Undici anni e quattro mesi di reclusione per il giovane rumeno accusato di aver ucciso l'ex pentito della mafia salernitana e autista del boss Lucio Grimaldi, Franco Lettieri, la sera del 15 Gennaio 2021 nel centro storico di Ascoli Piceno

Undici anni e quattro mesi di carcere per il giovane rumeno accusato dell’omicidio di Franco Lettieri,  avvenuto nel centro storico di Ascoli Piceno, la sera del 15 Gennaio, dopo una lite furibonda in Via dei Soderini.

Il ragazzo è stato processato con rito abbreviato e accusato di aver ucciso l’uomo, insieme allo zio Petre Lambru. L’11 Novembre ci sarà l’udienza.

La tragedia :

Franco Lettieri, 56 anni, era da cinque anni residente nella città delle Cento Torri ma originario di Salerno. Prima di trasferirsi nelle Marche, era finito in carcere con l’accusa di associazione a delinquere, a seguito di una sua collaborazione con la mafia salernitana per poi pentirsene diventando un collaboratore di giustizia e vivendo sotto protezione. Grazie alle sue rivelazioni, vennero scoperti gli autori del Delitto di San Valentino. Il  desiderio di “O Cacagliò” come veniva chiamato, era quello di cambiare completamente vita, proprio quello che aveva iniziato a fare ad Ascoli.

Lo scorso anno, prima di morire,la  Questura lo teneva sotto controllo, perchè aveva avuto a che fare con alcuni fatti scaturiti poi in una rissa, successi in città risalenti alla scorsa estate.

La sera del 15 Gennaio,  a pochi passi dalla sua abitazione, si è consumata  la tragedia. L’uomo, è stato assassinato, ,con tre coltellate, dopo una lite.  E’ stata la vittima stessa a chiamare il 112 e a rivelare, prima di morire, il nome del suo assassino. Infatti l’uomo non è morto sul colpo ma è riuscito a trascinarsi in una via adiacente.Due giorni dopo, il giovane rumeno si sarebbe presentato spontaneamente nella caserma dei carabinieri di Ascoli  e avrebbe confessato di aver inferto cinque coltellate che avrebbero portato la morte di Lettieri. Ma non avrebbe agito da solo, mentre il ragazzo lo colpiva con un coltello, lo zio lo avrebbe preso a pugli . L’arma del delitto, non è mai stata ritrovata, probabilmente gli assassini quella sera la gettarono nel fiume Tronto, a pochissimi passi da dove si è consumato l’omicidio.

Il movente sarebbe una forte lite  che Lettieri avrebbe avuto quella sera stessa, con il ragazzo  e lo zio di quest’ultimo. Ancora non chiari i motivi del furioso litigio ma sembrerebbe che ci sia l’ombra della droga. Pochi mesi prima infatti, sempre ad Ascoli, sono stati arrestati alcuni giovani per spaccio, legati a Lambru e al nipote.

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)