Omicidio Sara Campanella: Stefano Argentino confessa

Omicidio Sara Campanella: Stefano Argentino confessa

Stefano Argentino ha confessato di aver ucciso lui Sara Campanella. Pronta la fuga grazie all’aiuto della madre. La rettrice dell’istituto conferma la laurea alla memoria della ragazza. Oggi prevista l’autopsia.

Stefano Argentino, arrestato nella notte del primo aprile, ha confessato di aver ucciso lui Sara Campanella, la praticante infermiera di Messina.

Dopo un interrogatorio di due ore, il 26enne ha spiegato di aver avvicinato Sara per chiederle perché la ragazza non rispondesse ai suoi messaggi, specificando che la ragazza, come sempre, si era mostrata fredda e indifferente alle sue attenzioni. Non ha ancora voluto parlare dell’aggressione, limitandosi a confermare che era fuggito preso dal panico dopo averla uccisa.

Ricordiamo che, come dichiarò il procuratore capo di Messina, Antonio d’Amato: “Da quando Sara Campanella si era iscritta all’università Stefano Argentino le manifestava attenzioni e cercava di conquistare il suo interesse con comportamenti molesti“.

Tra l’altro Argentino sembra che abbia anche organizzato una fuga grazie all’aiuto della madre. Come specifica il Gip che ha convalidato il fermo: “è stato acquisito un biglietto, scritto dalla madre dell’indagato, nel quale la donna faceva riferimento alla necessità di allontanarsi per un po’, con la scusa di curarsi, nonostante dai successivi accertamenti non risultassero suoi particolari problemi di salute. Dietro l’allontanamento si nascondeva la necessità della donna di aiutare il figlio a non farsi trovare“.

Stefano Argentino

Secondo quanto scrivono i magistrati della Procura di Messina nel provvedimento di fermo, dopo aver accoltellato Sara, Stefano si è rifugiato in un BeB riferibile alla madre: “Si è agevolmente dato alla fuga nelle immediatezze dei fatti potendo contare sull’appoggio di soggetti terzi in via di identificazione, per far perdere le proprie tracce“.

Da parte sua il legale di Argentino, Raffaele Leone, oltre a confermare che l’accusato “Sulle motivazioni del gesto non ha detto nulla. La mia valutazione è che si tratti del classico femminicidio” ha oi dichiarato do voler abbandonare l’incarico perché “Sono un civilista. Per questo rinuncio. Non per altri motivi“.

A Sara Campanella sarà data una laurea alla memoria, come conferma la rettrice dell’istituto, Giovanna Spatari: “Oggi ho fatto questa promessa alla madre. Noi come ateneo dobbiamo spingere i giovani a comprendere il pericolo e denunciarlo in tempo“.

Oggi è prevista l’autopsia sul corpo della ragazza al Policlinico di Messina.

 

 

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