Ostia, maxi processo al clan Spada. Tre ergastoli

Ostia, maxi processo al clan Spada. Tre ergastoli

Riconosciuta l'associazione di stampo mafioso. 17 condanne totali ed ergastoli per i capi Carmine Spada, Roberto Spada e Ottavio Spada. Soddisfatta la sindaca Raggi: "Ridiamo fiducia ai cittadini"

Tre ergastoli ed il riconoscimento di associazione per delinquere di stampo mafioso. E’ quanto ha deciso la Corte d’Assise di Roma nel maxi processo, avvenuto nell’aula bunker di Rebibbia a carico di 24 imputati appartenenti al clan Spada del litorale romano.

La decisione dei giudici è arrivata dopo 10 ore di camera di consiglio per una inchiesta partita nel 2018 dopo gli oltre 30 arresti del 25 gennaio 2018 con cui le forze dell’ordine hanno eseguito l’ordinanza per gli omicidi del 2011 di Giovanni Galleoni e Francesco Antonini, considerati come l’inizio dell’ascesa degli Spada.

Sono in tutto 17 le condanne inflitte nel processo mentre 7 imputati sono stati assolti. Gli ergastoli sono stati dati ai boss Carmine Spada, detto Romoletto, il fratello Roberto Spada, finito sulle cronache di tutti i giornali nel novembre dello scorso anno per la testata che fracassò il setto nasale al giornalista Rai Daniele Piervincenzi ed il nipote Ottavio Spada, detto Marco. Oltre ai tre ergastoli, è stato condannato a 16 anni di reclusione Ottavio Spada, detto Maciste, a 9 anni Nando De Silvio, detto Focanera e a 10 anni a Ruben Alvez del Puerto, anche lui coinvolto nell’aggressione al giornalista Rai. Assolti invece Armando Spada, Enrico Spada, Roberto Spada detto Zibba, Francesco De Silvio, Samy Serour, Stefano De Dominicis e Roberto Sassi.

“Sono indignato, è una follia vera – ha commentato a caldo l’avvocato Mario Girardi, difensore di Carmine Spada. – Questa decisione è una vergogna, non condivisibile in alcun suo aspetto”. Soddisfatta invece la sindaca di Roma Virginia Raggi che era in aula. “Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c’è la mafia – ha detto. – Si può parlare di mafia a Roma. Ringrazio magistratura e forze dell’ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini. Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura”.

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