
Processo Open Arms: procura di Palermo chiede sei anni di reclusione per Salvini
La procura di palermo chiede sei anni di reclusione per Matteo Salvini, con l’accusa di avere negato alla nave Open Arms la possibilità di sbarcare i migranti nel porto di Lampedusa nell’agosto 2019. Meloni: “È incredibile che un ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione”.
La procura di Palermo ha chiesto una pena piuttosto severa, sei anni di reclusione, nei confronti di Matteo Salvini con le accuse di sequestro di persona plurimo, omissione e rifiuto di atti d’ufficio nel caso Open Arms. I fatti risalgono all’agosto del 2019 quando Salvini, all’epoca ministro dell’interno del Governo Conte, impedì l’approdo della nave della ong spagnola che aveva soccorso 147 migranti nel mare Mediterraneo in varie operazioni.

Matteo Salvini
Nella requisitoria finale i pubblici ministeri palermitani Marzia Sabella, Calogero Ferrara e Giorgia Righi hanno affermato che: “I diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini”. Per l’accusa, infatti, non concedere l’approdo alla nave è stato un “iter criminoso”. I pm hanno spesso ribaltato la formula “difesa dei confini”, usata dallo stesso Salvini per giustificare la sua condotta, parlando di “confini del diritto” e di diritti fondamentali come limite all’azione del potere esecutivo.
Il caso era già stato aperto dal tribunale dei ministri di Palermo nel 2020, quando aveva chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere contro il ministro e leader della Lega. Secondo il tribunale Salvini avrebbe agito in autonomia, in contrasto con l’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte del Movimento cinque stelle.

Matteo Piantedosi
Da parte sua il leader della Lega ha dichiarato di essere “Colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, di aver mantenuto la parola data” e ha convocato d’urgenza il Consiglio federale, con il punto “Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche“.
Vicinanza totale da parte del governo di Giorgia Meloni all’attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Dalla stessa Premier italiana, passando per il vice vice Antonio Tajani fino all’attuale ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, le cui dichiarazioni sono state condivise anche dal profilo X del Viminale.

Giorgia Meloni
Tajani: “Matteo Salvini ha fatto il suo dovere di ministro dell’Interno per difendere la legalità”. Meloni. “È incredibile che un ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini”.
Elly Schlein lo ha definito un intervento “molto inopportuno. Pensiamo che il potere esecutivo e quello giudiziario siano separati e autonomi“.
