
USA: giudice blocca la sospensione dagli aiuti pubblici da parte di Trump
La giudice federale Loren AliKhan blocca la sospensione dei finanziamenti federali decisa dall’Amministrazione Trump. Leavitt: “Non si tratta di una pausa totale delle sovvenzioni federali”.
USA: ieri sera la sera la giudice federale Loren AliKhan ha sospeso in via temporanea la decisione dell’amministrazione di Donald Trump, annunciata il giorno precedente, di bloccare i finanziamenti federali.
Parliamo di miliardi di dollari che, in genere ogni anno, il governo federale distribuisce sotto forma di sovvenzioni e prestiti sia a persone singole, studenti o programmi per l’assistenza sanitaria, sia a organizzazioni pubbliche e private che creano servizi, ricerca scientifica o gestiscono iniziative per l’inserimento lavorativo.

Loren AliKhan
Lunedì sera Matthew J. Vaeth, direttore ad interim dell’Ufficio per la gestione e il bilancio del governo degli Stati Uniti, aveva chiesto alle agenzie federali di bloccare temporaneamente l’erogazione dei finanziamenti federali, mentre in parallelo venivano fatti dei controlli su chi non fosse in regola con gli ordini esecutivi emessi da Trump negli ultimi giorni. La decisione dell’amministrazione può essere quindi interpretata come la volontà di togliere fondi a programmi e organizzazioni che non rispettano la linea ideologica del presidente americano. Una mossa che ha suscitato un’ondata di critiche.

Donald Trump
La giudice AliKhan ha subito deciso di sospendere il blocco sulla base di una causa presentata dall’organizzazione non profit Democracy Forward, che sostiene che il blocco all’erogazione dei fondi viola il primo emendamento della Costituzione americana e l’Administrative Procedure Act. La sospensione durerà fino a lunedì prossimo, quando la giudice si esprimerà con una decisione più definitiva in merito.
Contemporaneamente anche i procuratori generali di 22 stati e del Distretto di Columbia hanno fatto causa contro la misura, sostenendo che la sospensione dei finanziamenti va oltre i poteri legittimi di un presidente, dal momento che lo stanziamento dei fondi federali è un compito che la Costituzione assegna al ramo legislativo, ossia al Congresso, e che il potere esecutivo dovrebbe solo attuare.

Karoline Leavitt
Karoline Leavitt, portavoce della Casa bianca, afferma: “Non si tratta di una pausa totale delle sovvenzioni federali, bensì dello stop a programmi di inclusione illegali oppure a truffe nel nome della riconversione energetica che sono costati miliardi di dollari ai contribuenti americani”.
A essere danneggiati dalla sospensione dei fondi sono i servizi come i programmi di assistenza abitativa alla ricerca contro il cancro, la risposta ai disastri naturali fino all’aiuto a domicilio. Inoltre in una ventina di Stati il congelamento dei finanziamenti federali ha impedito anche l’accesso al sito di Medicare, l’assicurazione sanitaria per gli anziani.
“Questa è una pugnalata al cuore della famiglia media americana allo scopo di risparmiare soldi per abbassare le tasse ai ricchi” ha dichiarato il leader democratico al Senato, Chuck Schumer. “Si tratta di una decisione fuorilegge, pericolosa e crudele, semplicemente incostituzionale”.