USA: il discorso di Trump porta il bitcoin a 70mila dollari
L’ex presidente USA, nel corso di una conferenza, ha dichiarato che metterà fine alla guerra delle criptovalute. Il bitcoin sale così a 70mila euro. Trump: “Se come dicono Bitcoin andrà sulla Luna, voglio che sia l’America a mandarlo lì“. Favorevole anche Robert F. Kennedy Jr.
Nel corso di una conferenza sui bitcoin (un sistema di pagamento valutario internazionale creato nel 2009 da un inventore sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto) a Nashville, nel Tennessee, Donald Trump ha dichiarato di avere un grande rispetto per la community di Bitcoin, paragonandola all’industria dell’acciaio di quand’era ragazzo. La sua intenzione, nel caso in cui venga eletto alle presidenziali americane di novembre, è quella di rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute.
Per Trump il bitcoin è destinato a superare l’oro, nel mercato mondiale, e sottolinea che “non è solo una meraviglia della tecnologia, ma anche un miracolo della cooperazione e dei risultati umani. Se sarò eletto, i Bitcoin costituiranno la base per la riserva strategica nazionale. Costituirò il Consiglio Presidenziale per il bitcoin e le criptovalute ed entro 100 giorni verranno scritte le regole per la crypto industry, in collaborazione con gli esperti. Se le criptovalute definiranno il futuro, allora saranno estratte, coniate e prodotte in America. Se come dicono Bitcoin andrà sulla Luna, voglio che sia l’America a mandarlo lì”.
La criptovaluta è in rialzo da quando i sondaggi danno Trump come favorito per le presidenziali americane. A inizio luglio era poco sotto i 60 mila dollari, per poi impennarsi con il fallito attentato dello scorso 13 luglio. Subito dopo la conferenza a Nashville ha superato i 70mila dollari, facendo alzare anche il valore di altre criptovalute come Ethereum e Solana.
Intervenendo alla conferenza il 26 luglio, anche il candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy Jr si è dichiarato favorevole ai bitcoin e ha promesso che, se venisse eletto, emanerà un ordine esecutivo che richieda al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti di trasferire i presunti 204.000 BTC detenuti dalla Fed in una riserva strategica. Ordinerà inoltre al Dipartimento del Tesoro di acquistare 500 BTC al giorno finché la riserva federale non raggiungerà almeno quattro milioni di BTC. Questo, a detta di Kennedy, permetterebbe agli Stati Uniti di raggiungere “una posizione di dominio che nessun altro Paese sarà in grado di usurpare“.
Se tutto ciò si dovesse realizzare, il governo statunitense controllerebbe quasi il 20% di tutti i bitcoin in circolazione.
Contrario invece l’attivista e informatico Edward Snowden, che dichiara: “votate, ma non unitevi a una setta” sottolineando poi che i politici che sostengono Bitcoin e le criptovalute soltanto per corteggiare gli elettori “non fanno parte della nostra tribù” Snowden ha aggiunto che la crypto-community dovrebbe rimanere cauta: “Cercate di ottenere da loro ciò che vi serve, ma non concedetevi a loro, anche se dovete votare per loro”.