Delitto di Via Poma: 30 anni fa si consumava uno dei misteri irrisolti degli ultimi tempi

Delitto di Via Poma: 30 anni fa si consumava uno dei misteri irrisolti degli ultimi tempi

Nonostante siano passati trent'anni, il Delitto di Via Poma non è mai stato risolto, non essendo ancora chiaro chi è stato ad uccidere la ventunenne Simonetta Cesaroni

Immobilizzata a terra, con ematomi e lesioni provocate dalle ventinove coltellate che qualcuno prima di m0rire le ha inferto, provocandole un trauma cranico e colpendola su tutto il corpo. Questa la fine dell’allora ventunenne Simonetta Cesaroni, uccisa in un appartamento di via Poma a Roma. Proprio dal nome di questa via è soprannominato da sempre  Delitto di Via Poma.

Nonostante vent’anni di indagine e  un lungo processo nei confronti del fidanzato,  la morte della giovane ragazza rimane ancora oggi un mistero.

Delitto di via Poma, un giallo che compie trent’anni

Uno dei misteri irrisolti degli ultimi anni, uno dei gialli che hanno appassionato numerosi italiani che hanno seguito indagini e aggiornamenti sulla morte di una giovane ragazza, Simonetta Cesaroni, avvenuta il 7 Agosto del 1990 in un appartamento di via Poma a Roma, sede dell’ufficio commercialista per cui aveva iniziato a lavorare da pochi mesi.

Quel giorno, Simonetta doveva sbrigare alcune pratiche e fare una telefonata per lavoro, che purtroppo non ha mai fatto. La sera, intorno alle 21 30 non vedendola rientrare i genitori si preoccupano e la sorella con il proprio fidanzato decidono di recarsi nell’appartamento di Via Poma, trovando il cadavere della ragazza.

L‘autopsia e gli accertamenti parlano chiaro; la ragazza è stata uccisa, il suo corpo è stato prima immobilizzato, poi colpito talmente forte da provocarle un trauma cranico per poi ferirla con ventinove coltellate , sei i colpi sul viso,otto su tutto il corpo, quattordici dal basso ventre fino a giù. 

Oltre al cadavere fu trovato anche un foglietto di carta che riportava la scritta “CE DEAD OK” e disegnato un pupazzetto.

Tanti gli indagati nel corso degli anni ma nessuna verità. Prima il portiere del palazzo, poi il fidanzato di Simonetta Raniero Busco che ha subito un lungo processo per essere prima condannato e poi assolto.  Si studiano tante piste persino i segreti e attività illecite dello studio per cui Simonetta lavorava e di cui era a conoscenza.

Insomma, nonostante siano passati trent’anni, ci sono ancora  tanti dubbi sull’intera vicenda ma la famiglia della ragazza non si è mai tirata indietro chiedendo che vengano aperte di nuovo le indagini.

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)