
Boccia indagata: sequestrato il cellulare e perquisita la casa
Maria Rosaria Boccia è indagata anche per violenza e minacce. Perquisita la sua casa e sequestrati cellulari e altri dispositivi. Nel decreto di perquisizione: “Esercitava minacce idonee a compromettere la figura politica e istituzionale di Gennaro Sangiuliano”.
Dopo la denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nei confronti di Maria Rosaria Boccia, sono stati sequestrati il cellulare e perquisita l’abitazione dell’imprenditrice, ora indagata anche per il reato di violenza o minaccia a corpo politico.
Gli inquirenti hanno delegato per l’attività istruttoria i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, che nella mattinata di sabato scorso, appunto, hanno perquisito la casa di Boccia. In un cassetto hanno trovato anche degli occhiali smart che Boccia, per sua stessa ammissione, ha utilizzato per effettuare dei video all’interno della Camera dei deputati. Gli investigatori, su mandato dei pm di piazzale Clodio, hanno poi acquisito ulteriore materiale informatico, oltre al cellulare.
I magistrati analizzeranno il materiale, incluse le chat scambiate da Boccia con Sangiuliano. Ma la delega prevede che i carabinieri possano cercare altri indizi in conversazioni che l’ex consulente dell’ex ministro ha intrattenuto con altre persone, sempre nei limiti previsti per l’utilizzo di corrispondenza che coinvolge membri del Parlamento.

Gennaro Sangiuliano
Nel capo di imputazione nei confronti di Maria Boccia si legge che la donna “Esercitava minacce idonee a compromettere la figura politica e istituzionale di Gennaro Sangiuliano, all’epoca dei fatti ministero per la Cultura, in modo da turbarne l’attività e ottenere il conferimento della nomina a consulente per i Grandi Eventi, incarico di diretta collaborazione del Ministero”.
Agli atti delle indagini c’è anche l’episodio della ferita alla testa che l’imprenditrice avrebbe causato a Sangiuliano la notte tra il 16 e il 17 luglio scorso al culmine di un litigio, e che farebbe scattare per lei anche l’accusa di lesioni.