
Colombia: ucciso biologo italiano
Biologo italiano trovato fatto a pezzi in una valigia in Colombia. Il sindaco offre una ricompensa per informazioni sui responsabili dell’omicidio. La Procura di Roma apre un fascicolo di indagine.
I resti di un biologo molecolare italiano sono stati ritrovati in una valigia domenica scorsa da un gruppo di bambini nelle vicinanze di uno stadio di Santa Marta, una cittadina affacciata sui Caraibi.
La vittima è stata identificata come Alessandro Coatti, un ricercatore originario di Portomaggiore specializzatosi al Max Planck Institute, già collaboratore della Royal Society Of Biology di Londra.
Il sindaco locale,, Carlos Pinedos Cuello, ha offerto 50 milioni di pesos (10mila euro circa) per informazioni che permettano di risalire ai responsabili dell’omicidio, oltre a disporre subito una squadra investigativa speciale dedicata al caso.
Come dichiara Cuello: “I criminali devono sapere che qui non c’è posto per loro“.
Intanto la polizia è riuscita a risalire all’identità di Coatti grazie bracciale ritrovato nei resti dell’uomo, intestato all’albergo dove soggiornava. Sono in corso altri accertamenti e l’autopsia.
Il comandante della Polizia di Santa Marta, Jaime Rios Puerto, ha dichiarato che la vittima non aveva precedenti penali né risulta avesse ricevuto minacce di nessun tipo. Un addetto all’albergo ha raccontato che Coatti aveva chiesto più volte informazioni su come raggiungere una zona montuosa situata a circa 20 km dalla cittadina, dove avrebbe dovuto svolgere alcune ricerche scientifiche.
Le ultime tracce del biologo, che i colleghi descrivono come “uno scienziato appassionato e dedito alla ricerca“, risalgono a sabato sera, quando era uscito per andare in una discoteca. Gli investigatori si stanno quindi concentrando anche sulla movida locale.
Intanto l’ambasciata italiana di Bogotà lavora a stretto contatto con il Ministero degli Esteri, le autorità locali e con la famiglia della vittima. La Procura di Roma, da parte sua, ha aperto un fascicolo di indagine, il cui procedimento è affidato al procuratore capo Francesco Lo Voi.