Cremlino: Putin fa oscurare in Russia i media occidentali
Vladimir Putin ha oscurato sul territorio russo i media occidentali, tra cui gli italiani La7, La Stampa, La Repubblica e Rai.
Il Cremlino ha appena fatto oscurare in Russia varie fonti occidentali di informazione Nella lista i media italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa, i giornali tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, i quotidiani francesi Le Monde e La Croix, l’agenzia di stampa Afp e emittente radiofonica Radio France. Poi i quotidiani spagnoli El Mundo ed El Pais, oltre all’agenzia di stampa Efe e l’emittente statale austriaca Orf. Limitazioni anche per Politico ed Euobserver.
Nel mirino anche i greci Ert e di Skai, i danesi Berlingske e Information.dk, l’irlandese Irish Times e Rte.ie, i ciprioti Cyprus Times e Cyprus Mail, i lettoni Apollo e Tvnet, la televisione lituana Lrt e 15min, i maltesi Times of Malta e Tvm News, gli olandesi Nos e Nrc, l’emittente polacca Biełsat Tv e Expresso, la slovacca Sme e Dennikn, la slovena Nova24 tv, i finlandesi Is e Hs, la televisione ceca Cekatelevise, la svedese Svt e Sverigesradio.se, in Estonia Err e Delfi, in Bulgaria Mediapool e il quotidiana 24chasa, in Belgio la rivista le Vif e Knack.
In tutto 85 media di 25 paesi. La mossa del Cremlino è la reazione ad analoghe misure adottate dalla Ue nei confronti dei siti russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
”In risposta alla decisione presa dal Consiglio della Ue il 17 maggio di vietare ‘qualsiasi attività di trasmissione’ su tre media russi (Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta) che entra in vigore oggi, 25 giugno, vengono adottate contro restrizioni all’accesso introdotte dal territorio della Federazione Russa alle risorse radiotelevisive di numerosi media degli Stati membri dell’Ue e degli operatori di tutta Europa, che diffondono sistematicamente false informazioni sullo svolgimento dell’operazione militare speciale” in corso in Ucraina, si legge nel comunicato del ministero degli Esteri russo.
I russi, prosegue la nota, hanno ripetutamente e a vari livelli avvertito che ”le molestie politicamente motivate nei confronti dei giornalisti e i divieti infondati nei confronti dei media russi nella Ue non passeranno inosservati”.
Il comunicato sottolinea anche che ‘‘nonostante ciò, Bruxelles e le capitali dei paesi dell’Unione hanno scelto di intraprendere la strada dell’escalation, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e proporzionali con un altro divieto illegittimo. La responsabilità di tale sviluppo spetta esclusivamente alla leadership dell’Unione europea e i paesi che hanno sostenuto tale decisione“.