Editoriale

Il 25 Settembre prossimo gli italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare i loro rappresentanti in Parlamento. Oltre al rinnovo delle assemblee legislative il risultato del voto sancirà anche la nascita del nuovo governo, che stando ai sondaggi delle ultime settimane vedrà al timone il centrodestra con premier Giorgia Meloni, l’unica garanzia di questi ultimi anni per gli italiani. Detto questo il punto saliente e dolente è un altro, ovverosia la pesante eredità del fallimentare governo “giallorosso” dell’avvocato della Daunia, Giuseppe Conte e quello dichiaratamente sotto il controllo di Bruxelles guidato dal banchiere Mario Draghi, Il nascente esecutivo avrà molte Gatte da pelare. L’immigrazione incontrollata a causa del fallimento delle politiche del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, la crisi economico-sociale con imprese fallite e nuovi poveri per le assurde regole di stampo cinese degli ultimi due anni, saranno il vero banco di prova del nuovo governo. Se aggiungiamo la galoppante disoccupazione, il quadro è completo. Ancora una volta vincerà l’astensionismo ma questa volta peccare sarà diabolico in quanto se ci fosse una remota possibilità del Pd al governo per gli italiani sarà la fine poi nessuno osi lamentarsi perchè chi è causa del suo male pianga se stesso

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