
Firenze: scomparsa bambina di 5 anni
Kata Alvarez, di 5 anni, è scomparsa sabato scorso a Firenze da un ex albergo. Le indagini non hanno ancora portato a una pista. Il padre e la madre sono stati soccorsi dopo aver ingerito della candeggina. Verificato come mitomane l’uomo che ha telefonato dicendo di averla rapita.
Mia Kataleya Chicllo Alvarez, soprannominata Kata, figlia di Kathrina Alvarez e Miguel Angel, è scomparsa sabato scorso intorno alle tre di pomeriggio dall’ex albergo Astor di Firenze, un edificio occupato dove vive la famiglia. Subito dopo la denuncia della madre, che per qualche ora ha provato a cercare la bambina con l’aiuto di alcuni parenti, sono iniziate le ricerche e le indagini, anche con l’ausilio di droni, cani poliziotto e videocamere di sorveglianza, che non hanno ancora portato a una pista certa.
“Non abbiamo novità rispetto a ieri” ha dichiarato il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze “È confermata la ricostruzione con la bambina che giocava nel cortile e poi tra le 15 e le 15,15 è stata persa di vista“.

L’ex albergo Astor
Senza esito anche le ricerche su un uomo indicato da Kathrina Alvarez, che le ha telefonato a una sua amica dicendo, in spagnolo, di essere lui l’autore del rapimento. L’uomo è stato subito verificato dagli investigatori come mitomane.
“Un’amica della madre ha ricevuto una telefonata di una persona che diceva che la bambina era con lui. Riteniamo che fosse un mitomane, non ha fornito elementi pratici e non ha detto perché avrebbe fatto il sequestro. Riteniamo che sia una telefonata fallace ma ci stiamo lavorando lo stesso per individuare l’autore” conferma ancora il generale Vitagliano.
Le perlustrazioni sul territorio della scomparsa sono cessate, ma le indagini proseguono a 360 gradi su altri fronti, mentre per gli inquirenti la pista più probabile è quella del rapimento a scopo di estorsione. Tale ipotesi di reato, di cui è stato aperto un fascicolo dalla procura di Firenze, sostituisce quello ipotizzato inizialmente di abbandono di minore, ed è di competenza della Direzione distrettuale antimafia. Per questo il caso è stato coassegnato a due magistrati, Giuseppe Ledda e Christine Von Borries.

Ci sarebbe anche un’altra pista. Kathrina Alvarez sostiene che dall’edificio dell’Astor, più o meno nelle ore in cui si perdevano le tracce della bambina, si sono dileguati anche altri due occupanti che, da quanto dichiara la donna, più volte in passato avevano manifestato pessimi rapporti la sua famiglia. Un elemento che potrebbe confermare tale ipotesi è che la bambina si sarebbe ribellata a un rapimento, o almeno avrebbe cominciato a gridare, quindi si pensa che conoscesse i suoi rapitori e li abbia seguiti.
Nel frattempo i genitori della bambina sono stati curati al pronto soccorso. La madre per aver ingerito della candeggina, e il padre, attualmente detenuto nel carcere di Solliciano, per aver ingerito del detersivo e tentato di strangolarsi con un filo elettrico, dopo aver appreso della scomparsa della figlia. Entrambi non sono in pericolo di vita.
Nella giornata di ieri gli occupanti dell’Astor, dove è attivo un giro di racket per il pagamento delle stanze abusive, hanno messo in campo una manifestazione, con tanto di striscioni, per sollecitare le indagini.
