Alfredo Cospito: Nordio conferma il carcere duro per l’anarchico “Ha istigato dal carcere”

Alfredo Cospito: Nordio conferma il carcere duro per l’anarchico “Ha istigato dal carcere”

Alfredo Cospito, in sciopero della fame da un centinaio di giorni, resta al 41-bis, come stabilito da Carlo Nordio, Ministro della giustizia, che ritiene ancora sussistente la pericolosità sociale dell’anarchico.

Osellari e Delmastro: “Lo Stato non si fa intimidire e non cede ai ricatti”. La difesa annuncia il ricorso.

La causa principale per cui il Ministro Nordio ha respinto l’istanza di revoca avanzata dall’avvocato difensore di Cospito, Flavio Rossi Albertini, è che “Non ci sono i presupposti necessari”, la stessa motivazione confermata dalla Procura nazionale antimafia, dalla Dda di Torino e dalla Procura generale. Oltre alla mancanza di presupposti e alla pericolosità sociale, c’è il rischio che Cospito, lasciando il 41-bis, disposto il 4 maggio del 2022 per quattro anni dall’allora guardasigilli Marta Cartabia, possa riprendere a comunicare in qualche modo con l’esterno e fomentare, come riporta il provvedimento, “La galassia anarchica”.

 

Alfredo Cospito

Cospito, nato a Pescara nel 1967, è ritenuto un elemento importante dell’ambiente anarchico piemontese. Già all’età di 29 anni il suo nome figurava su inchieste dedicate all’ambiente dell’insurrezione e scriveva su un foglio anarchico dal titolo Kn03 (La formula chimica di un elemento dei fumogeni, il nitrato di potassio). Venne poi condannato a 10 anni di carcere per aver gambizzato nel 2012 l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Una volta in carcere, si prese altri 20 anni per l’attentato del 2006 contro la Scuola carabinieri di Fossano. L’accusa fu di strage, un reato che, essendo contro la sicurezza dello Stato, non prevede di maturare benefici in carcere.

Il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari, ha commentato: “Condivido e sostengo la decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha rigettato la richiesta di revoca anticipata del regime detentivo previsto dall’art. 41 bis per Alfredo Cospito. Allo stato attuale, fino a diverse indicazioni da parte del personale medico e della magistratura, non sussistono ragioni che giustifichino diversi intendimenti. La pericolosità del soggetto è nota e certificata e lo Stato non cede ai ricatti o alle intimidazioni dei violenti”.

Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia: “Massima condivisione della scelta del ministro Nordio di rigettare la richiesta di revoca anticipata del 41 bis ad Alfredo Cospito. Il governo non cede ai ricatti, lo Stato non si fa intimidire dalle violenze degli anarchici. La pericolosità sociale di Cospito è decisamente allarmante e nulla può fare indietreggiare il Governo sulla legislazione speciale per contrastare criminalità organizzata e terrorismo“.

 

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