Naufragio Bayesian: indagato il comandante

Naufragio Bayesian: indagato il comandante

Indagato James Cutfield, il comandante della nave affondata sulle coste della Sicilia. Oggi il conferimento degli incarichi per le autopsie. Un progettista: “Forse c’era aperto il portellone laterale del tender. Con una chiusura ermetica la barca non sarebbe affondata”.

James Cutfield, comandante della nave Bayesian affondata la scorsa settimana a Porticello, è indagato dalla Procura di Termini Imerese per naufragio e omicidio colposo plurimo.

Cutfield, 51enne neozelandese, era stato ascoltato due volte dai magistrati nei giorni scorsi. A bordo della Bayesian c’erano in tutto dodici turisti e dieci membri dell’equipaggio: quindici persone erano state soccorse subito, mentre 7 sono morte e i corpi sono stati recuperati nei giorni successivi.

Un modello Bayesian

Le vittime del naufragio sono state Recaldo Thomas, cuoco di bordo; Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International; sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer; l’imprenditore britannico Mike Lynch; la figlia Hannah Lynch; il legale di Lynch Chris Morvillo e sua moglie Neda.

Nel corso di due ore di interrogatori il comandante ha dichiarato di non essersi preoccupato troppo della burrasca che ha affondato la nave, dal momento che non gli risultava esserci un’allerta meteo. Ha risposto alla richiesta di chiarimenti sull’apertura del portellone del tender (la porta che comunica con la sala macchine), sulla posizione della deriva mobile e su cosa sia successo nell’arco di tempo che va da quando le condizioni meteo hanno cominciato a peggiorare fino a quando è partito il segnale automatico di affondamento.

La costa di Porticello

Parte delle indagini infatti, come ha ricordato il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa di sabato, ruota intorno a quei 32 minuti trascorsi tra l’aggravarsi della situazione meteo e l’invio del segnale di soccorso.

I magistrati avrebbero anche chiesto di chiarire i contatti tra il comandante e il membro dell’equipaggio, al momento ignoto, incaricato di vigilare sulle allerte meteo, la situazione del veliero e il controllo del dispositivo per sigillare tutte le porte del veliero.

All’inizio Cutfield era stato ascoltato solo come persona informata sui fatti, ma la sua posizione è peggiorata dopo l’ascolto di altri testimoni e la visione delle immagini subacquee del relitto. Non è escluso che nei prossimi giorni altri membri dell’equipaggio possano finire nel registro degli indagati.

L’iscrizione di Cutfield nel registro al momento è propedeutica al conferimento degli incarichi della procura per le autopsie che saranno eseguite oggi dai medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico.

Mi chiedo perché non ha visto la tempesta arrivare. Stiamo indagando anche sul perché l’equipaggio si sia salvato salendo sulla scialuppa mentre gli altri ospiti erano nello scafo. Quello che sappiamo è che l’evento è stato veramente repentino e improvviso”, ha dichiarato, sempre nella conferenza di sabato mattina, Raffaele Cammarano, il Pubblico ministero che coordina le indagini sul naufragio.

Ma al di là delle zone oscure in questa storia Cutfield, considerato esperto nel suo lavoro, pratico di grandi imbarcazioni e di Mediterraneo, ha dovuto spiegare agli inquirenti come sia stato possibile che la Bayesian, un modello considerato inaffondabile, sia potuto colare a picco così in fretta.

Franco Romani, ingegnere in pensione che aveva lavorato al progetto “Salute” che nel 2008 ha costruito il Bayeisan nei cantieri di Viareggio della Perini, ipotizza: “La mia personale interpretazione è che abbiano lasciato aperto il portellone laterale Se la chiusura è totale l’acqua non può entrare. E anche in condizioni meteo molto avverse la barca rolla ma non va mai a fondo. Per questa ragione credo sia rimasto aperto il portellone laterale, dove si fanno uscire i tender. Se è andata così, quando la barca ha sbandato sono entrate tonnellate d’acqua che avranno invaso anche la sala macchine e non c’è stato più nulla da fare”.

C’è anche una smentita di un’allerta meteo, come conferma Raffaele Macauda, comandante della Guardia Costiera di Palermo: “Il Meteomar di quel giorno, dalla mezzanotte del 19 agosto fino alle dodici ore successive, prevedeva nella zona isolati temporali e visibilità buona. Ciò significa che, al di là di eventi estremi, non c’erano avvisi di burrasca”.

Di diverso avviso i pescatori di Porticello, che hanno dichiarato: “Non ci saranno stati avvisi ma a mezzanotte già si capiva che stava arrivando qualcosa di brutto. Era tutto un lampeggiare, tant’è che nessuno di noi è uscito in mare”.

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