Raffaele Fitto, l’uomo del centro-destra per la Puglia

Raffaele Fitto, l’uomo del centro-destra per la Puglia

Per le elezioni Puglia 2020, emerge sempre di più l'ex DC Raffaele Fitto per il centro-destra, già presidente della regione dal 2000 al 2005. Curiosa invece l'intesa raggiunta nel centro-sinistra fra il PLI ( Partito Liberale Italiano), Azione ( Carlo Calenda) e il parlamentare progressista Ivan Scalfarotto

Dopo il mancato accordo a livello regionale in Puglia, fra Movimento 5 Stelle e PD, anche per via della perdita dei consensi del presidente uscente Emiliano, emerge un uomo politico, il liberal di destra per eccellenza sempre più quotato a livello locale e regionale, si parla di Raffaele Fitto. Il sentore è che si tratterà di un autentico testa a testa, ma Raffaele Fitto starebbe già pregustando la possibilità di un bis alla guida della Regione, visto che è già stato governatore della Puglia tra il 2000 e il 2005.

Ex esponente della corrente destrorsa della DC, Fitto è già stato consigliere regionale in Puglia nel 1990, brillante carriera politica sul finire dei primi anni del 2000. Non a caso è stato parlamentare per tre legislature, successivamente ministro per le regioni e anche europarlamentare ( eletto per Bruxelles nel 2014). “Questo è il nostro programma. Una serie di proposte nate dopo aver incontrato di persona centinaia, migliaia di pugliesi, decine di associazioni di categoria, imprese, commercianti, donne e giovani”.

Sono dieci le grandi aree tematiche sulle quali si incentra la proposta elettorale del centrodestra, con grande attenzione al settore sanitario ( si spinge viste le responsabilità oggettive del centro-sinistra per l’emergenza Covid-19) e anche per quanto riguarda il Welfare. Altra questione centrale è quella delle tasse, con Fitto che prevede di poter abbassare le imposte di competenza regionale partendo dalla riduzione della tassazione sui nuclei familiari con più di due figli minori.

In opposizione alla preponderanza del candidato del centro-destra, è curiosa l’intesa fra il PLI ( Partito Liberale Italiano) storico partito appartenente alla destra borghese che si sta spostando sempre verso gli asset del centro-sinistra ( di fazione ultra-liberista e progressista), non a caso uno dei segretari nazionali del PLI, Roberto Sorcinelli avrebbe appoggiato sia l’attivista e parlamentare Ivan Scalfarotto promotore del ddl contro l’omotransfobia e anche il leader di Azione, Carlo Calenda.

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