SCUOLA – Lettera dei sindacati per vaccinazione e sicurezza, Pacifico (Anief): “Basta giocare sulla salute degli italiani” 

SCUOLA – Lettera dei sindacati per vaccinazione e sicurezza, Pacifico (Anief): “Basta giocare sulla salute degli italiani” 

Inviata missiva da parte di Anief e di altre sigle sindacali al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al ministro della Salute Roberto Speranza affinché sia possibile aprire in sicurezza a settembre, oltre a richiedere la conferma dell'organico Covid-19, lo sdoppiamento delle classi con nuove regole sul distanziamento sociale durante le lezioni per la salute di insegnanti e studenti e investimenti sulla scuola. Nella lettera si sottolinea come si ritenga che “in considerazione dell’evolversi della complessa situazione epidemiologica, sia precisa responsabilità politica del Governo valutare se introdurre o meno l’obbligo di vaccinazione del personale scolastico, qualora la ritenga misura assolutamente necessaria per garantire la ripresa delle attività didattiche in sicurezza e in presenza, tenuto conto dei principi fissati dalla Costituzione e dalle indicazioni europee.

Nel documento sottoscritto con le altre sigle sindacali rappresentative di un milione di dipendenti si chiede chiarezza sui dati della vaccinazione di insegnanti e studenti, dieci miliardi sui trenta investiti per sdoppiare le classi e di fare lezioni in presenza in sicurezza. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “L’obbligo è una scelta residua e per ora inutile nonché foriera di un grande contenzioso”.

Anief e le altre sigle sindacali hanno inviato una missiva al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al ministro della Salute Roberto Speranza affinché sia possibile aprire in sicurezza a settembre, oltre a richiedere la conferma dell’organico Covid-19, lo sdoppiamento delle classi con nuove regole sul distanziamento sociale durante le lezioni per la salute di insegnanti e studenti e investimenti sulla scuola.Nella lettera si sottolinea come si ritenga che “in considerazione dell’evolversi della complessa situazione epidemiologica, sia precisa responsabilità politica del Governo valutare se introdurre o meno l’obbligo di vaccinazione del personale scolastico, qualora la ritenga misura assolutamente necessaria per garantire la ripresa delle attività didattiche in sicurezza e in presenza, tenuto conto dei principi fissati dalla Costituzione e dalle indicazioni europee. Ci preme comunque evidenziare come il personale scolastico sia già ampiamente vaccinato, con oltre l’85% secondo i dati – incompleti – finora comunicati e che comunque certificano come docenti, dirigenti e personale Ata abbiano risposto con forte senso civico e in maniera massiccia all’opportunità della vaccinazione. A questo proposito, al fine di una decisione ancor più consapevole e trasparente, sarebbe opportuno conoscere i dati esatti e completi circa lo stato di vaccinazione del personale, dati ripetutamente richiesti dalle scriventi e fino ad oggi ancora non resi disponibili”.La missiva sottolinea comunque come “la vaccinazione del personale” non possa “escludere la diffusione del contagio tra gli alunni, ipotesi niente affatto improbabile in considerazione della pericolosa circolazione della cosiddetta variante delta del virus. In conseguenza di ciò, occorre non limitarsi alla sola questione delle vaccinazioni, ma essere pienamente consapevoli che le scuole non potranno fare a meno di adottare tutte quelle misure sanitarie e cautelative volte a tutelare la salute degli alunni e del personale (dalla quarantena, all’isolamento, ecc.)”.Per quanto concerne la sicurezza, si afferma che “sarebbe necessario che le autorità competenti fornissero alle scuole indicazioni operative precise e vincolanti” evitando di “diramare semplici raccomandazioni che sarebbero facilmente esposte a contestazioni e dubbi da parte delle famiglie e degli studenti rendendo oltremodo oneroso il compito dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e del personale Ata”.

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