Csm, il pg della Cassazione Fuzio deve dimettersi. Anche Unicost lo richiede

Csm, il pg della Cassazione Fuzio deve dimettersi. Anche Unicost lo richiede

Dopo l'Anm anche la corrente di centro della magistratura, in cui milita Fuzio, chiede che faccia un passo indietro. il motivo sono le intercettazioni con Palamara. Ora il pg chiede un incontro con Mattarella

Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio deve dimettersi. Dopo la richiesta di ieri dell’Associazione nazionale magistrati anche Unicost, la corrente di centro della magistratura, chiede che faccia un passo indietro. Il motivo sono le intercettazioni di Fuzio con Palamara, il pubblico ministero indagato per corruzione e finito al centro dello scandalo che ha travolto da qualche settimana il Consiglio superiore della magistratura. “I comportamenti che emergono dalle cronache, laddove provati, costituiscono un grave vulnus all’istituzione consiliare, oltre a essere lesivi dei valori fondanti di Unità per la Costituzione – scrivono in una nota il presidente e il segretario di Unicost Mariano Sciacca eD Enrico Infante. – Il senso di responsabilità istituzionale  che deve appartenere a chi ricopre incarichi di tale rilievo, impone non rimandabili scelte a tutela dell’istituzione giudiziaria e consiliare, per la credibilità della magistratura tutta”. Dal canto suo il pg ha chiesto un incontro con Mattarella che forse potrebbe riceverlo al Quirinale già domani.

Intanto il  vice presidente del Csm David Ermini ha costituito il collegio che dovrà pronunciarsi sulle istanze di ricusazione presentate da Palamara nei confronti di due suoi giudici disciplinari, Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita. Ne faranno parte la togata di Magistratura Indipendente Loredana Miccichè e il togato di Area Giuseppe Cascini, che però ha già presentato una nuova richiesta di astensione. Si era già astenuto dal collegio disciplinare di Palamara perché in passato era stato segretario dell’Anm proprio quando il pm indagato ne era presidente.

Ora bisogna vedere se Ermini accetterà la sua richiesta o meno. La situazione è piuttosto delicata perché in caso di ricusazione e se la richiesta di astensione di Cascini viene accettata, Ardita dovrà essere sostituito da un altro magistrato ma non ce ne sono più disponibili nel Csm dopo che anche Antonio Lepre e Luigi Spina si sono dimessi. Il rischio è che slitti tutto ad ottobre, cioè quando avverranno le elezioni suppletive per sostituire i consiglieri nell’organo della magistratura.

LEGGI ANCHE SCANDALO TOGHE

LEGGI ANCHE SI DIMETTE MORLINI

LEGGI ANCHE ELEZIONI SUPPLETIVE

LEGGI ANCHE RIUNIONE PLENARIA

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)