Palamara espulso dall’Anm, comincia il crollo del sistema

Luca Palamara, il “Mr Wolf” della magistratura italiana viene espulso dall’Anm, in quanto l’assemblea ha respinto il ricorso dall’ex presidente che correva appunto il rischio di essere espulso. Palamara rappresenta il punto cardine di un sistema corrotto dirottato dal centro-sinistra pronto al suo crollo definitivo. Infatti più volte le dichiarazioni relative all’influenza politica esercitata dal PD e altri partiti della sinistra sul sistema giudiziario italiano ( fra le chat anche Zingaretti, oltre alla determinazione del combattere Salvini e l’intera destra).

Su 130 partecipanti all’assemblea accreditati a votare, hanno votato in 113: 111 si sono espressi a favore dell’espulsione, un voto contrario e una scheda bianca. Il ‘parlamentino’ dell’Anm aveva deciso l’espulsione accogliendo la proposta del collegio dei probiviri, formulata per le “gravi violazioni al codice etico”.

Un codice etico che però molti non rispettano in quanto lo stesso Palamara aveva dichiarato più volte che in caso di sanzioni nei suoi confronti avrebbe rivelato tutto, la tesi è che i suoi colleghi di malefatte si stiano riscoprendo onesti mai come in questo momento dato che si rischia la frattura più preponderante fra politica e magistratura, poteri che secondo la nostra carta costituzionale dovrebbero essere indipendenti e separati fra loro. 

Nonostante ciò Luca Palamara ha impugnato l’espulsione, quindi sicuramente ci saranno nuovi sviluppi relativi a “Magistratopoli”.