
Il generale Vannacci indagato per istigazione all’odio razziale
Roberto Vannacci è stato sospeso per 11 mesi dall’Esercito ed è indagato per istigazione dall’odio razziale dalla Procura di Roma. L’avvocato “Faremo ricorso”. La querela per diffamazione da parte Paola Egonu.
Il generale Roberto Vannacci è stato sospeso per 11 mesi dal suo ruolo, con provvedimento a carattere disciplinare, con le motivazioni di mancanza di responsabilità e probabili effetti negativi sull’immagine dell’Esercito italiano. Nei confronti di Vannacci, già indagato per peculato e truffa in tre diverse fascicoli aperti dalla Procura militare, da quella ordinaria e dalla Corte dei Conti (per rimborsi spese risalenti a quando era addetto militare in Russia), è stata avviata un’ulteriore indagine dalla Procura di Roma per istigazione all’odio razziale.
Quest’ultima indagine parte da alcuni passaggi del libro “Il mondo al contrario”, auto pubblicato dallo stesso Vannacci e con 200mila copie vendute, contenente alcuni passaggi definiti razzisti e omofobi, in particolare quelli in cui il generale definisce “non normali” gli omosessuali o quando racconta un episodio vissuto a Parigi in cui fa riferimento a persone di colore.

Paola Egonu
“Ho scritto un libro nel quale ho manifestato delle opinioni: forse per qualcuno criticabili, ma rimangono tali. Credo che nel 2023 le opinioni si combattano sul piano delle argomentazioni e non con la censura o nei tribunali“, ha poi commentato Vannacci, che è stato anche citato per diffamazione dalla pallavolista Paola Egonu.
Ne “Il mondo al contrario”, Vannacci aveva infatti scritto che “(Paola Egonu, ndr) anche se italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratto somatici non rappresentano l’italianità”. La pallavolista ha quindi presentato la querela a Bergamo, trasmessa poi a Lucca per competenza territoriale, dal momento che il generale risiede ancora a Viareggio. La Procura aveva invece optato per l’archiviazione.
In merito alle accuse di istigazione all’odio razziale, l’avvocato di Vannacci, Giorgio Carta, ironizza: “L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio. Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato assolto. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima“.
Anche l’altro legale, Massimiliano Manzo, dichiara “(Vannacci, ndr) mai nel libro sostiene che una razza sia superiore a un’altra, ma semplicemente si limita a criticare un eccessivo multiculturalismo estremo che, come abbiamo visto, alcune volte può causare problematiche anche molto serie“.