
Verso il Conclave: la rinuncia di Becciu
Il cardinale Angelo Becciu rinuncia alla sua partecipazione al Conclave. Rimase coinvolto in un giro di riciclaggio, appropriazione indebita e altri reati. Poi condannato dal tribunale Vaticano. Papa Francesco gli chiese di rinunciare ai suoi diritti, pur lasciandogli il titolo.
Il cardinale Angelo Becciu, inizialmente tra i partecipanti al Conclave per l’elezione del prossimo Pontefice, ha rinunciato alla sua partecipazione.
Lo ha dichiarato lui stesso attraverso una nota: “Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come sempre ho fatto alla volontà di Papa Francesco e di non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza“.
Facciamo un passo indietro: a luglio del 2021, il presidente del tribunale di prima istanza della ditta del Vaticano dispose a giudizio alcune persone per degli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra, tra cui un immobile pagato molto più del suo effettivo valore. Tra gli imputati, accusati di truffa, peculato, abuso d’ufficio, riciclaggio, appropriazione indebita, corruzione, estorsione, pubblicazione di documenti coperti da segreto e altri reati, c’era anche il cardinale Becciu, che pochi mesi dopo venne anche imputato per associazione a delinquere.

Papa Francesco
Per Becciu, Alessandro Diddi, promotore di giustizia vaticano, chiese più di 7 anni di reclusione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, una multa e la confisca di alcuni beni. All’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla reclusione, ma di cinque anni e sei mesi, Becciu venne poi condannato a dicembre del 2023 dal tribunale Vaticano a cinque anni e sei mesi di reclusione, oltre a una multa di 8mila euro per peculato.
Becciu, che come accennato si è sempre detto innocente, ha presentato ricorso in appello. Ma già nel 2020 Papa Francesco gli chiese di rinunciare ai suoi diritti di cardinale, pur pur lasciandogli il titolo.