Palermo: i funerali di Sara Campanella

Svolti i funerali di Sara Campanella. Presenti anche i sindaci di Misilmeri e Messina, oltre al Presidente della Regione Sicilia. Il reo confesso Stefano Argentino non mangia da giorni. La telefonata alla madre dove minacciava di suicidarsi.

Nella chiesa di San Giovanni Battista di Palermo si sono svolti ieri i funerali di Sara Campanella, la studentessa universitaria tirocinante infermiera uccisa la scorsa settimana dal reo confesso Stefano Argentino.

Stefano Argentino

L’affluenza è stata talmente alta che nella piazza di Misilmeri è stato anche montato uno schermo gigante per permettere alle persone di seguire i funerali.

Tra le persone che hanno partecipato anche il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, poi Rosario Rizzolo e Federico Basile, rispettivamente sindaci  di Misilmeri e di Messina, Giovanna Spatari, rettrice dell’ateneo dove Sara Campanella studiava, che ha anche annunciato, come promesso, l’avvio dell’iter per dare alla ragazza una laurea alla memoria.

Nel corso dell’omelia, l’arcivescovo Corrado Lorefice ha dichiarato: “L’amore non uccide, è assurdo. Nel corpo di Sara piangiamo  destino dell’umanità quando essa sceglie la violenza, la morte. Non ci sono parole per consolare il nostro strazio, cari genitori. Siamo in silenzio con voi, e vi doniamo le nostre lacrime. L’intera famiglia umana oggi piange Sara“.

Per quanto riguarda Stefano Argentino. il suo legale, dopo un incontro, ha dichiarato di aver “trovato un ragazzo molto, molto provato, Sta male, da giorni non mangia e non beve. Insiste nella propria volontà di morire, ed è come lo ha descritto la mamma: molto introverso, molto chiuso, parla poco ed è sotto choc Gli agenti della Polizia penitenziaria ci hanno chiesto di convincerlo a mangiare“.

Proprio riguardo gli istinti suicidi di Argentino, la madre Daniela Santoro, in una dichiarazione spontanea ai carabinieri, ha raccontato di aver ricevuto dal figlio una telefonata pochi minuti dopo l’uccisione di Sara, nel corso della quale il ragazzao minacciava di volersi togliere la vita.