Turchia: Erdoğan vince il ballottaggio contro Kılıçdaroğlu

Turchia: Erdoğan vince il ballottaggio contro Kılıçdaroğlu

Erdoğan ottiene il suo terzo mandato come presidente della Turchia con il 52% dei voti contro lo sfidante democratico Kemal Kılıçdaroğlu, fermo al 47,9%. Una vittoria, ma non il trionfo che si aspettava, poiché è stato necessario il ballottaggio. Molti i problemi che dovrà affrontare per il suo paese.

Quello tra Recep Tayyip Erdoğan e Kemal Kılıçdaroğlu è stato il primo ballottaggio nella storia della Turchia da quando nel paese è stato introdotto il presidenzialismo. Al primo giro Erdoğan, conosciuto come Il Sultano, aveva infatti ottenuto il 44,96% dei voti, contro il 49,4% del suo sfidante Kılıçdaroğlu, soprannominato Il Gandhi turco per il suo carattere pacato e diplomatico. Nessuno dei due, quindi, aveva raggiunto la quota minima per ottenere il seggio da presidente, rendendo necessario il ballottaggio.

La nostra gente ci ha dato ancora fiducia, sarà il secolo della Turchia”, ha dichiarato Erdoğan alla notizia della vittoria, che però è stata molto meno incisiva rispetto a quelle dei suoi primi due mandati. Il riconfermato presidente della Turchia si trova ora ad affrontare molti più problemi, rispetto a quando aveva ottenuto il mandato cinque anni fa.

Nel paese c’è infatti un’inflazione che ha ormai superato il 43%, con la lira turca che di recente ha toccato un nuovo record negativo di valutazione rispetto al dollaro. Inoltre, c’è la questione dei migranti siriani ospitati dalla Turchia, ormai arrivati a 4 milioni. Senza contare il difficile rapporto tra Europa e Ankara, che non ha ancora dato il via libera all’entrata della Svezia nella Nato, e la gestione dei terremoti che a febbraio scorso hanno colpito il paese provocando più di 16mila morti, quando lo stesso Erdoğan fu costretto ad ammettere il ritardo nei soccorsi.

Kemal Kılıçdaroğlu

Già solo per la situazione degli immigrati siriani la situazione è difficile, dal momento che, per far rientrare almeno un milione di rifugiati, il presidente della Siria, Bashar Hafiz al-Asad ha imposto come condizione che le truppe di Ankara lascino subito il suo paese.

A questo giro c’è anche un’opposizione molto forte, alla quale Erdoğan non era abituato: “Continueremo la lotta, la nostra marcia continua”, ha infatti confermato Kılıçdaroğlu, che per sfidare Il Sultano aveva riunito intorno a sé molti partiti di opposizione e aveva invitato gli elettori a votare per mettere fine a “Un regime autoritario e per l’arrivo della libertà e della democrazia“.

Per quanto riguarda il ribaltamento dei consensi raccolti dai due sfidanti, che hanno visto la vittoria di Erdoğan al ballottaggio, molti lo attribuiscono al fatto che Il Gandhi Turco aveva di recente adottato toni retorici nazionalisti, molto di versi da quelli concilianti e diplomatici di inizio campagna elettorale, che lo hanno reso meno popolare nelle zone a maggioranza curda che lo avevano invece sostenuto all’inizio.

Volodymyr Zelens’kyj

La vittoria di Erdoğan ha attirato i complimenti di Joe Biden, come dichiara una nota della Casa bianca, di Emmanuel Macron e di Volodymyr Zelens’kyj: “Congratulazioni al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan per la sua vittoria alle elezioni presidenziali” ha dichiarato infatti il presidente ucraino in uno dei suoi profili social “Ci auguriamo di sviluppare la nostra cooperazione per la sicurezza e la stabilità dell’Europa e di rafforzare ulteriormente il nostro partenariato strategico a beneficio dei nostri Paesi“.

Oggi Erodgan potrebbe recarsi a pregare nella basilica di Santa Sofia, da lui stesso riconvertita in moschea nel 2020, in occasione del 570esimo anniversario della conquista ottomana di Costantinopoli.

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