Guerra in Medioriente: Israele attacca Beirut e uccide leader di Hamas

Guerra in Medioriente: Israele attacca Beirut e uccide leader di Hamas

Israele ha attaccato Beirut con dei droni, uccidendo Saleh al-Arouri, considerato da Tel Aviv il numero due di Hamas e collegamento tra Turchia, Iran ed Hezbollah. Il bilancio delle vittime a Gaza supera i 22mila, mentre Israele sostiene di aver preso il controllo di una zona residenziale a Gaza est. Netanyahu intende difendersi dalle accuse di genocidio mosse dal Sudafrica.

A confermare la morte di Saleh al-Arouri è stata la stessa organizzazione paramilitare, che tramite Ezzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico (Hamas è anche un partito politico) ha dichiarato “I codardi omicidi compiuti dall’occupante sionista contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese dentro e fuori la Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la resilienza del nostro popolo, né a ostacolare la continuazione della sua coraggiosa resistenza“.

Secondo Tel Aviv si è trattato di un attacco mirato, nel quale sono morti anche altri funzionari militari di Hamas incluso, forse, Kalil Al Hayya, anche lui membro dell’ufficio politico dell’organizzazione.

Saleh al-Arouri

L’azione a Beirut ha aumentato le tensioni con il Libano, che finora si è limitato a scambi di fuoco al confine con Israele, al punto che anche per il premier Najib Mikati Tel Aviv Israele “Punta a trascinare il Libano in una nuova fase della guerra”.

Ma ha avuto ripercussioni diplomatiche anche sui tentativi, già deboli, con il segretario di Stato americano Antony Blinken, che secondo fonti di Tel Aviv avrebbe rinviato al suo viaggio nella regione, previsto per questa settimana. E l’attacco ha portato al blocco dei tentativi di negoziati per gli ostaggi. Fonti diplomatiche da parte araba hanno infatti confermato che “La situazione è cambiata, ora non è più possibile alcun progresso“.

Antony Blinken

Uno degli effetti più immediati, oltre alla morte dei membri dell’ufficio politico di Hamas, è stato l’arresto in Turchia di 33 persone sospettate di collegamenti con il Mossad, il servizio segreto esterno israeliano (Quello interno e lo Shabak, meglio conosciuto come Shin Bet).

Da parte sua, Tel Aviv non ha ancora commentato la notizia, anche se poco dopo l’attacco a Beirut, e prima di una riunione del gabinetto di guerra, si sono svolte consultazioni ristrette tra Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant. A rilasciare una dichiarazione ufficiale è stato invece Dani Danon, esponente del Likud (Partito di centrodestra israeliano), che si è congratulato con lo SHin Bet e il Mossad per l’operazione.

Najib Mikati

Netanyahu, nel corso di un incontro, si è consultato con il Ministero della Giustizia, le Forze di difesa israeliane e il Consiglio di sicurezza nazionale, e ha deciso di presentare Tel Aviv alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja per difendersi dalle accuse di genocidio del Sudafrica.

Nel frattempo, secondo il ministero locale della sanità, il conteggio dei morti a Gaza ha superato le 22mila vittime, e Israele sostiene di aver preso il controllo del settore di Hamas a Gaza est. Parliamo di 37 edifici in una zona residenziale composta di edifici civili, ospedali e scuole nel cui sottosuolo, sempre secondo Tel Aviv, si troverebbero tunnel e bunker dell’organizzazione paramilitare araba.

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)